La centrocampista, ex Milan, sarà in campo domani nel primo derby rosa della storia: “Mi allenavo sui campi di terra battuta, ora mi sembra incredibile allenarmi nei centri sportivi”
Domani si giocherà il derby di Milano. Sarà la prima volta nella storia della Figc che si fronteggeranno l’Inter e il Milan femminile. Per l’occasione, storica, Libero intervista Lisa Alborghetti, centrocampista nerazzurra classe 1993.
E’ al suo primo anno in maglia nerazzurra. Viene proprio dal Milan e non ha mai nascosto la sua fede calcistica per il rossonero.
Dichiara di essere andata via dal Milan per “decisione personale”, dice che gli piace molto Barella e ammonisce l’avversaria di domani a stare molto attenta:
“Siamo una squadra giovane e non abbiamo l’esperienza di tenere i 90 minuti o uscire con il risultato ma la dinamicità e l’imprevedibilità sono il nostro punto forte. Il Milan deve temerci”.
Dopo tutto si tratta solo di una partita di calcio
“Ce la giocheremo con tranquillità, l’importante sarà uscire dal campo a testa alta poi il risultato non conta”.
La partita non si disputerà a San Siro, ma allo Stadio Breda. Al Meazza ci sono dei lavori in corso, da qui la scelta di dirottare il derby altrove. Scelta che ha scatenato diverse polemiche.
“Il Breda è uno stadio bellissimo non vedo dove sia il problema. Dall’esterno si fa in fretta a giudicare, era in programma che il campo di San Siro dovesse riposare per i tanti incontri ravvicinati. Il derby avrà comunque tanta visibilità, inutile lamentarsi”.
La Alborghetti parla anche della sua carriera e dei progressi del calcio femminile:
“Io ho vissuto tutti i gradini di questo cambiamento e posso dire che negli ultimi anni si è fatto tanto. Ho incominciato a giocare a soli quattro anni nella squadra maschile dell’Immacolata Alzano dove mi allenavo sui campi di terra battuta, ora mi sembra incredibile allenarmi nei centri sportivi. Questo per dirvi che bisogna essere grati per quello che si ha e non pretendere tutto subito come fanno in molti”
e c’è anche una sorpresa, nel finale dell’intervista:
“se devo essere sincera gli 8 anni in cui ho giocato con i maschietti sono stati i più belli”