Il Corsport intervista Luca Ferrari: “C’è certamente un vincolo di subordinazione, ma il club ha il diritto di limitare la libertà dei dipendenti senza una reale strategia organizzativa”

Il Napoli si sarebbe mosso per vie istituzionali al fine di punire i calciatori rei di essersi ammutinati alla volontà della società e aver di fatto sospeso il ritiro imposto dal presidente. Ma non tutti sono convinti che la sia la società ad aver ragione, Corriere dello Sport oggi intervista Luca Ferrari, esperto di diritto sportivo a capo della sezione sportiva di Withersworldwide, studio legale di respiro internazionale. Ferrari spiega cosa spiega il diritto sportivo riguardo ai ritiri
Esiste un accordo collettivo che è il contratto di base che regola il rapporto professionale tra il datore di lavoro e i lavoratori. L’accordo è una cornice entro cui muoversi. C’è certamente un vincolo di subordinazione, ma l’accordo non dice che il club ha il diritto di limitare la libertà dei dipendenti senza una reale strategia organizzativa.
Il punto fermo secondo Ferrari è la natura del ritiro che in questo caso gli appare “punitiva” e non facente parte di una strategia organizzativa del club
il ritiro deciso in modo arbitrario, con intenti che sembrano punitivi, non è previsto dall’accordo collettivo
A questo punto la domanda è d’obbligo “cosa rischiano i giocatori con il loro rifiuto?”
Direi che non rischiano nulla. Mi spiego: anche se nel Napoli esistesse un codice di condotta interno con norme più sfavorevoli per i calciatori – penso ai diritti di immagine che sono di proprietà del club – questo codice non può prevalere sulle garanzie dell’accordo collettivo
Il nodo resta sul chi ha ragione, anche se questa è una verità difficile da capire da di fuori, senza conoscere le reali dinamiche all’interno della società e dello spogliatoio, ma restano dei punti fermi e se si conferma la natura punitiva del ritiro non ci può essere alcuna punizione
se il comportamento dei calciatori non viola l’accordo contrattuale_ e qui non mi pare lo violi, allora on ci può essere danno e di conseguenza una punizione….il ritiro di natura punitiva non è legittimo.