La squadra ha compreso la gravità dell’accaduto e ha provato a lanciare segnali di pace ma il presidente vuole punire i rivoltosi soprattutto per il danno di immagine ricevuto
Lunedì gli ammutinati del Napoli riceveranno l’avviso della multa stabilita dalla società per aver rifiutato di andare in ritiro, dopo la partita di Champions contro il Salisburgo.
Monica Scozzavava, sul Corriere della Sera, scrive che il presidente ha scelto di adottare la linea dura. Niente sconti: le multe varieranno dal 25 al 50 per cento dello stipendio. A seconda delle singole responsabilità: multe più pesanti per i protagonisti della sommossa e via via a scemare, a seconda del ruolo ricoperto.
Una punizione che inciderà probabilmente sul morale della squadra ma che De Laurentiis ritiene necessaria affinché ciascuno si assuma le sue responsabilità.
Una strategia che il presidente ha concordato con i suoi avvocati da Los Angeles e che non coglierà impreparati i calciatori, che pure si sono rivolti ai loro legali. La vicenda andrà davanti al collegio arbitrale e ciascuno di loro potrà opporsi entro quindici giorni dalla ricezione della raccomandata.
Nei giorni immediatamente successivi alla rivolta, la squadra ha provato a rimediare, scrive Scozzavava,
“con segnali di scuse e anche di pace, intuendo evidentemente la gravità di quanto successo il 5 novembre al San Paolo. De Laurentiis è stato però irremovibile, soprattutto rispetto al danno di immagine ricevuto. Accetterà le scuse ma ha scelto di dare un segnale duro”.
Intanto Ancelotti ha provato a riportare serenità nella squadra, in vista dell’impegno di domani contro il Milan. Il tecnico ha bisogno di invertire la rotta in termini di risultati ma anche di ritrovare la qualità dei suoi calciatori.