Castellini: “Tutta una pagliacciata, la nostra curva fa un tifo dissacrante. Prendiamo in giro pure i pelati e i meridionali”
Mica solo “ironica”. Oggi apprendiamo che la tifoseria del Verona è anche “dissacrante”, ed ha una “cultura identitaria”. Prendono in giro tutti, loro: “il giocatore pelato, quello con i capelli lunghi, il giocatore meridionale e il giocatore di colore, ma non lo facciamo con istinti politici o razzisti”. Luca Castellini, capo ultrà del Verona ed esponente di Forza Nuova, anzi ci tiene a sottolineare che “anche noi abbiamo un ‘negro’ in squadra, ha segnato ieri e tutta Verona ha applaudito”.
Negro, proprio così. “Quella di Balotelli è una pagliacciata”, dice intervistato dalla radio veneta Radio Cafè. E poi Balotelli “ha la cittadinanza italiana, ma non è del tutto italiano. Ha sentito quei cori soltanto nella sua testa”.
Poiché ci tiene molto, Castellini, alla libertà di espressione, sottolinea la parola “negro”. “Ci sono problemi a dire la parola negro? Mi viene a prendere la ‘Commissione Segre’, perché chiamo uno negro? Mi vengono a suonare il campanello?”.
Quanta ironia. Quanto dissacrante sarcasmo. Castellini è lo stesso per il quale “inneggiare ad Adolf Hitler è pura goliardia”. Hanno evidentemente un serio problema con le definizioni, a Verona. Consapevoli pure di una certa impunità. Il report federale parla di “una quindicina” di razzisti, e il capo ultrà del Verona è sicuro: “Dovreste aspettare il giudice sportivo. Vedrete che la curva di Verona non sarà sanzionata. Quegli ululati sono di quattro persone che sono stati sentiti solo da chi ha fatto il video”.
Sarà stato un pelato, o un meridionale, o un negro. Vai a sapere.