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La Gazzetta non ha dubbi: “falli di mano, gli arbitri sono le prime vittime”

Il quotidiano dedica una pagina al regolamento e poi fa comprendere chi realmente ne paga le conseguenze: ma gli arbitri, “lo ha detto pure Nicchi”

La Gazzetta non ha dubbi: “falli di mano, gli arbitri sono le prime vittime”

La Gazzetta dedica una pagina alla regola sui falli di mano. Il titolo è “Mani…comio: De Ligt . gli altri, ecco perché il caos rischia di durare ancora a lungo”.

In pagina ci sono le immagini di dieci falli di mano che hanno portato a decisioni diverse, mai uniformi. C’è anche il mani di Zielinski alla prima giornata a Firenze, c’è Callejon e c’è ovviamente tre volte De Ligt il “pallavolista” della Serie A.

“Quando è fallo e quando no? Quando è da punire con un rigore e quando no? Perché casi simili sono stati valutati in maniera diversa?” si chiede il quotidiano.

Però la Gazzetta ci tiene a precisare, a far capire chi sono le vittime di questo regolamento:

Sia chiaro – come ha ammesso lo stesso Marcello Nicchi, al vertice dei fischietti italiani, dopo il primo caso De Ligt (quello del rigore non dato al Bologna contro la Juve allo Stadium) – gli arbitri sono le prime vittime di una mancanza di chiarezza nelle regole che non piacciono neanche a loro. Ma finché la norma non cambia, anche visto che la ciambella di salvataggio del Var ha limiti precisi, si dovrà lavorare per dare ulteriori linee guida perché il fallo di mano non diventi la spada di Damocle di ogni domenica fino a fine stagione.

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