ilNapolista

Per i giornali, l’impresa è la vittoria dell’Inter a Praga. Che vuoi che sia il pari del Napoli a Liverpool

Sulla stampa italiana si legge una realtà parallela. Forse sono scelte legate alla ricerca di lettori. Al salottino di Sky Sport hanno avuto una idea diversa della gerarchia

Per i giornali, l’impresa è la vittoria dell’Inter a Praga. Che vuoi che sia il pari del Napoli a Liverpool

Una foto a tutta pagina, Lukaku e Lautaro che festeggiano, con un cuoricino grafico che incornicia la stretta di mani. Il titolo sparato a caratteri cubitali: “LU-LA PARK”. Sulla Gazzetta dello Sport il Napoli che pareggia a casa della squadra più forte del mondo è confinato in un box sotto l’ascella di Lukaku: “Riscatto Napoli”, titolo in scala 1:10. Nel sommario quella dell’Inter contro lo Slavia Praga è un'”impresa”, l’1-1 degli azzurri ad Anfield è un “bel pareggio”. Carino, diciamo. Un tipo, ecco.

 

Sulla prima del Corriere dello Sport, poi, campeggia un titolo un po’ “meta”: “GIGANTI”, come la dimensione del font. La “strepitosa Inter” occupa tre quarti di pagina, Lautaro urla, Lukaku urla, urlano tutti. Pare la locandina di un film di Muccino. Il Napoli se ne sta in basso, timido: “Napoli tutto cuore, fermato il Liverpool”. La Roma in vigilia di Europa League ha pari dignità. Le dimensioni non sono tutto, ma persino le voci di mercato su Dybala, in spalla alta, sono paragonabili.

Tuttosport, che ovviamente distribuisce l’apertura tra il suo premio “Golden Boy” e la “sua” Juventus, sistema in taglio alto la “GRANDE INTER”, evidenziata in rosso fuoco. Il Napoli col suo “pari d’oro” almeno è in azzurro, ma sotto, un po’ più piccolo.

Il Napoli è sempre più straniero in patria. Va fortissimo in Champions, e sui giornali stranieri gliene riconoscono i meriti. Va male in campionato, e sulla stampa sportiva italiana resta un accessorio. È un tic mediatico, una predisposizione a ridimensionare un’impresa ridefinendo tale un’altra in funzione di parametri di mercato, più che di merito. La vecchia gerarchia della notizie piegata alla logica del consumo.

La distorsione – che non è un fenomeno nuovo, è roba quasi quotidiana – produce dunque una realtà parallela nella quale il Napoli a un centimetro dal traguardo qualificazione agli ottavi di Champions, con un pareggio in casa del Liverpool leader di Premier, campione d’Europa, imbattuto ad Anfield dal 2017, che quest’anno in caso aveva sempre vinto, nel pieno di una bufera disciplinare… vale mediaticamente meno dell’Inter quasi eliminata (per passare deve battere il Barcellona all’ultima giornata), che batte lo Slavia Praga. Dando spettacolo, sicuramente, ma… lo Slavia Praga!

Non è un caso, ovviamente. È anche una scelta di mercato, lo sappiamo. Il bacino di lettori della Gazzetta dello Sport è fortemente legato a Milano. E si presume che a Milano ci siano più tifosi dell’Inter che del Napoli. Tuttosport, ancor di più, segue la stessa logica. Cambia la città di riferimento: Torino, con le due squadre in primo piano e il resto del mondo relegato da pagina 15 in poi. Sorprende il Corriere dello Sport che mantiene da sempre il baricentro su Roma e il sud.

Questo atteggiamento di sufficienza della stampa sportiva nazionale non è una piega del solito vittimismo napoletano (è un attimo, il cliché governa tutto). È un’evidenza che risalta ancora di più al momento della rassegna del mattino, dopo una nottata ad ascoltare il salotto di Sky dibattere a lungo – molto più che sull’Inter – sulla prestazione del Napoli, sulla gestione del momento “delicato” di Carlo Ancelotti, da diplomatico di lungo corso, se non premio nobel per la Pace. Troppo palese il risultato sportivo degli azzurri, messo a contrasto col pre-partita isterico e l’ambiente del tutto inospitale: Anfield, il Liverpool, Klopp, praticamente il mostro finale del calcio attuale fermato da una squadra ufficialmente in crisi. Giornalisticamente, Sky non ha avuto dubbi: per loro, l’impresa è stata quella del Napoli.

Poi ti svegli, sfogli i giornali, e i “giganti” sono gli altri, il lunapark è altrove, quella “grande” è l’Inter.

ilnapolista © riproduzione riservata