Detiene un impero di concessionarie automobili. Non solo, anche cinema (di qualità, Eastwood), turismo di lusso e ora il calcio. La moglie appassionata di archeologia
Chi è Daniel Friedkin il prossimo presidente della Roma? Il 504esimo uomo più ricco al mondo, ricorda la Gazzetta dello Sport. Ha 54 anni e quattro figli. “È a capo del Friedkin Group dal 1995 come Ceo e lo ha ereditato nel 2017, dopo la morte di papà Thomas che lanciò l’impero nel 1969. Un gruppo che dà lavoro a 5.600 dipendenti”. Un gruppo che ha interessi diversificati: automobili, cinema, turismo di lusso e adesso calcio. Fermo restando la sua grande passione per gli aerei.
Scrive Il Messaggero: “Si è trovato nelle mani un impero di 154 concessionarie di automobili, per lo più legate alla catena Toyota Gulf States fondata dal genitore nel 1969, e che cuce insieme una catena commerciale che attraversa cinque stati del sud degli Stati Uniti”.
E ancora, il cinema, ovviamente come produttore:
Ha lavorato alla gemma di fabbricazione danese «The Square», che nel 2017 si è aggiudicato la Palma d’Oro al Festival di Cannes, e ha prodotto sia l’acclamato «The mule»con Clint Eastwood.
Proprio per il film sul rapimento Getty, è stato sei mesi a Roma. Film sfortunato perché nel bel mezzo del “me too” ha dovuto sostituire Kevin Spacey.
Scrive la Gazzetta:
La ricchezza Friedkin l’ha trovata grazie alla Gulf States Toyota, esclusivista a livello di distribuzione e ricambi del marchio giapponese in cinque stati americani: Texas, Arkansas, Louisiana, Mississipi e Oklahoma, per un totale di oltre 150 concessionari. Per intenderci, nel 2018 ha venduto veicoli per complessivi 9 miliardi di dollari (il 13% del venduto negli Usa).
Non solo:
Nel settore del turismo, invece, il gioiellino è l’Auberge Resorts Collection, con alberghi di lusso, resort e case vacanze negli Usa, Europa, Messico, Costa Rica, Caraibi e isole Fiji. E poi i circoli esclusivi di golf (il Congaree in Sud Carolina – tra gli iscritti anche Pallotta – e il Diamond Creek, nella Nord Carolina). Legendary Expeditions è invece la società che offre safari di lusso in Tanzania.
Repubblica ricorda che
aveva intenzione di investire in Sports & Media. Il primo tentativo però era andato male: i quasi 2 miliardi di dollari messi sul piatto per rilevare gli Houston Rockets, franchigia Nba della sua città, erano stati respinti malamente.
Fa anche molta beneficenza: Forbes “quantifica in 396 milioni di dollari (il 9% del patrimonio personale) il totale delle sue donazioni tramite la Fondazione Friedkin”.
La passione per gli aerei, sempre dalla Gazzetta:
Dan ha iniziato a volare già a 14 anni, e oggi ha licenze per guidare T-6, P-51 Mustang, F-86 Sabre, F6F, F8F, F4U-4, Hawker Hurricane e i famosi Spitfire, i caccia monoposto diventati famosi con la Seconda Guerra Mondiale. Per capirci, è stato proprio Friedkin a guidarne uno nella scena finale di Dunkirk.
Il Corriere dello Sport si sofferma sulla moglie e sulla sua passione per l’archeologia.
Se Dan ama l’ipervelocità, la moglie, Debra, appassionata di archeologia, adora la lentezza della storia. A Roma, il museo più grande del mondo, si sentirà nel posto perfetto: da anni l’americana dirige un progetto di scavi a Buttermilk Creek, Texas, dove sono state trovate tracce di insediamenti umani risalenti a quattordicimila anni fa. Qui si trova il più grande sito paleolitico di cultura Clovis, la preistorica nativa americana che apparve alla fine dell’era glaciale. Debra segue il progetto in prima persona, finanziando le ricerche su un filone che non si ferma al Texas ma va oltre, fino al Cile, dove sono state trovate altre tracce antiche. Quel sito ha un nome che richiama un quartiere di Roma: Monte Verde, dove guarda caso abita Paulo Fonseca.