Mintre si cunzava la tavula per mangiari Muntilbano fici col cordelessa il nummaro della zita e aspittai che rispunnesse…

Havi vista la privisiona meteo taliane e pariva che a Ginova dovissi viniri abbascia il cieli dalla pluvia.
Turnato a Marinelle mintre si cunzava la tavula per mangiari Muntilbano fici col cordelessa il nummaro della zita e aspittai che rispunnesse…
“Salvo, come stai?”.
Muntilbano: “Comme staie tibi Livi?”.
L: “Sotto le acque a tinchitè – come dice il mio commissario siciliano…”.
M: “Ma è accussì brutta come diciano in tilivisione?”.
L: “Peggio, qui sta venendo giù tutto: si è sbriciolato un ponte stradale tra Savona e Genova… “.
M: “Havi vista… “.
L: “Ma almeno qua la protezione civile funziona… “.
M: “Sissi, ma tibi a Buccadassa havi prublema?”.
L: “In riva al mare devi temere le mareggiate: ma qui non si annunciano”.
M: “Ma pirchia pi chista mumenta non ti vini nu poca acca?”.
L: “Perché devo lavorare, Salvo…”.
M: “Ma io sugno prioccupata… “.
L: “Anche tu mi manchi molto; ma tutta la nostra storia è impostata su un affetto decentrato”.
M. “Pari che nuia simo stata l’unica che havi rializzata il fidiralisma… “.
L: “Il federalismo amoroso… “.
M: “Ma in funda per i labura d’hodie non simo n’eccetiona; omnes currano ncuntra i labura addovi ci stavi e i ligama siguano il laburo”.
L: “Oramai abbiamo due vite: quelle digitali da messenger e da facebook e quelle reali: spesso sono vite che non si conoscono”.
M:”Ma tu pinsa che è sula una diffirinza tra virtuala e riala?”.
L. “Io penso che sia cambiato – sull’onda della virtualità; nota sociologica di Livia – il concetto di realtà… “:
M: “Ma quinni Pirandilla haviva rationa?”.
L. “Salvo, siamo oltre Uno, nesuno e centomila: qui uno è diventato muliplo”.
M: “Simo all’absurda… “.
L: “Siamo diventati un po’ tutti assurdi… “.
M: “(…)”.
L: “Siamo diventati tutti sordi all’altro… “.
M: “Ma ura mi pari che stavi esagiranda: io pinsa che l’allirta mitio ti havi missa in uni situazioni psicologiche particulara”.
L: “Qui anche la psicologia ha le sue falle: forse la prossima era sarà quella dell’impotenza delle scienze psicologiche”.
M (parianti): “Ma ti si scripta a qualichi cursa di miditationa?”.
L: “Ecco, queste sono le volte che mi tiri da dentro il peggio di me: ma perché non riesci a fare un discorso serio e scherzi sempre?”.
M. “Ma quali babbiari! , io pinsa che quanno i discursa si fanna pisanti abbisogna liggirirla pi potirla vidiri da n’altrera guna visuala”.
L: “Ma allora ti sei iscritto ad un corso di recitazione comica?”.
M: “Va bine Livi: uni a uno, havi signata macari tu. E’finita la partite”.
L: “Sei sempre stato permaloso, Salvo”.
M: “E tibi si stati simpra puntigliusa… “.
L: “Puntigliosa, tipico aggettivo che gli uomini maschilisti riferiscono alle proprie donne…”.
M: “Mo sugno macari maschliste”.
L: “Lo sei sempre stato!”.
M (i cabasisa prunta al sulito turre circulari): “Tu havi il putiri di farimi fagliari la rationa”.
L: “Beh, se ho questo potere allora a volte voglia utilizzarlo, giusto per romperteli quei ‘cabasisa’… “.
M. “E me li rumpta: ti l’assicure”.
L: “Ma così noi non possiamo andare avanti… “.
M: “Invera nuia simo firma”.
L: “E poi sempre questi tuoi giochi verbali da scuole elementari… “.
M: “Sugno rimasta alle scola bascie”.
L. “E quest’umorismo da cabaret anni ‘50”.
M. Aiera havi vista un filme con Rinato Rascela”.
L: “Sei un maledetto rompicoglioni!”.
M. “Mi pari ci fussa stati n’interferentia: havi sintita nu camallo che biastimave”.
L: “Bestemmiava! , al massimo imprecava: non sai neanche l’italiano”.
M. “In facta taliano non sugno: sicialiana summo”.
L. “Almeno consigliami un bel libro che la notte invece di pensare alla pioggia dormo”.
M. “Havi facta le scola bascie”.
L: “Permaloso!”.
M: (…)”.
Dopo picca attima che parirano sia a Ginova che a Vigate minuta Livi arriprincipai…
L. “Allura questo libro?”.
M: “Mi sugno litto– doppa il filma cu Rinato Rascela; nuta riparianta del Muntilbano – l’ultima nedita del Maistro che si titula “Atodifisa de Caina” “.
L. “Mi sembra interessante, me lo consigli?”.
M: “Pirò non ti l’accatare, leggite la mi copia… “.
L: “Questa è una di quelle cose per cui io t’amo… “.
M: “Non vido rationa… “.
L: “Hai la capacità di ritornare sui tuoi passi… “
M: “Sai chi diciva Giuvannibattiste Basila?”.
L: “No”.
M. “Chi introppeca e nun cade, avanza de cammino… “.
L: “E continuiamo a camminare assieme, buona notte Salvo”.
M: “Boni nocta Livi… “.