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Moggi: la crisi del Napoli potrebbe essere una macchinazione per mettere in difficoltà Ancelotti

Forse è stato un tentativo di addossare ad Ancelotti e alla squadra il rifiuto del ritiro. Gattuso andava chiamato a ridosso della sosta

Moggi: la crisi del Napoli potrebbe essere una macchinazione per mettere in difficoltà Ancelotti

Su Libero, Luciano Moggi analizza il weekend calcistico appena concluso. Parte dalla sconfitta del Napoli al San Paolo contro il Parma, con tutti gli errori mostrati dalla squadra partenopea.

“Una squadra insomma in totale confusione che i tifosi dapprima hanno incoraggiato per poi giustamente contestare con cori e fischi. Come se i calciatori fossero i soli colpevoli di questa situazione incredibile, maturata invece per colpe varie, di chi va in campo e chi sta fuori, che chiama in causa anche De Laurentiis e lo stesso Ancelotti”.

Moggi scrive che la settimana del Napoli, con l’esonero di Ancelotti, è stata veramente strana e che forse la chiamata di Gattuso doveva essere posticipata.

“più avvedutamente, poteva essere chiamato in prossimità della sosta natalizia per permettergli di conoscere meglio il materiale a disposizione, evitandogli così la brutta figura fatta col Parma”.

E ipotizza che ci sia stato un complotto, quasi un giallo. O forse si tratta solo di una “pensata dilettantistica”.

“Ad essere maligni si potrebbe pensare ad una macchinazione voluta appositamente per mettere in difficoltà Ancelotti e i tifosi contro la squadra, rea di aver rifiutato il ritiro. E ipotizzando magari una mente diabolica che abbia organizzato tutto per far fuori l’allenatore addossando a lui e alla squadra le colpe, escludendo naturalmente le proprie: ma sarebbe allora un giallo alla Montalbano. È più ipotizzabile la pensata dilettantistica di qualcuno che, magari, non ha saputo prevedere le conseguenze. Resta comunque il mistero del perché sia stato acceso il fiammifero che ha causato l’incendio nel momento meno propizio”.

Nel parlare delle altre squadre, Moggi si dice d’accordo con Sarri quando dichiara che il tridente può essere usato solo in alcune circostanze

“anche perché, visti i molteplici infortuni, il centrocampo bianconero non è attualmente in grado di supportare i tre attaccanti”.

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