Il ritiro è l’ultima chance concessa da De Laurentiis. Per il presidente la rottura sarebbe una scelta sofferta dal punto di vista tecnico e personale

“Il Re è quasi nudo, ormai. Tradito dalla diserzione delle truppe e protetto a stento dall’ultima corazza che può ancora utilizzare come scudo: il suo stratosferico passato di vincitore seriale, che avrebbe dovuto renderlo invulnerabile sine die, carriera natural durante”.
Lo scrive Repubblica. Il tecnico del Napoli ha a disposizione altri 180 minuti per invertire la rotta
“con la magra consolazione che al suo posto chiunque altro sarebbe già stato esonerato. Il Napoli non ha avuto ancora il coraggio di spingersi fino a questo punto”.
De Laurentiis si è limitato a guardarsi intorno, sia perché rescindere il contratto con il tecnico sarebbe una scelta onerosa sia perché sarebbe una scelta sofferta anche dal punto di vista personale e tecnico. Ecco perché il presidente ha deciso di aspettare di vedere come andranno le cose. Il ritiro iniziato ieri, scrive Repubblica,
“ha l’aria di essere l’ultima chance concessa dal presidente all’allenatore: il cui destino dipenderà dagli esiti della trasferta di sabato a Udine e della sfida di Champions di martedì al San Paolo col Genk, decisiva per il passaggio agli ottavi. Poi saranno tirate le somme per il futuro della panchina”.
Adesso Ancelotti ha 180 minuti “per dimostrare di non essere nudo”.
“Sennò il suo scettro potrebbe finire nelle mani di un sergente umile, ma di ferro. Il nome che circola è infatti quello di Rino Gattuso”.