Per rilevare la società giallorossa da Pallotta ha speso più di quanto Suning abbia speso per l’Inter, più del prezzo di vendita del Milan
Manca ancora l’annuncio ufficiale, ma è oramai storia l’acquisto della Roma da parte di Dan Friedkin, se ne parlava da mesi, ma solo ieri pomeriggio è arrivato l’accordo come riporta oggi Repubblica
“Mi sono fatto vecchio”, ha detto Pallotta ai suoi fedelissimi, spiegando l’addio parziale (terrà almeno il 3%) a quella Roma presa in una sorta di asta pre fallimentare da Unicredit e portata fino alla semifinale di Champions: era un investimento che però rischiava di aver tempi lunghi per portare ricavi significativi e così di fronte all’offerta di Friedkin ha scelto di capitalizzare: 550 milioni più i 275 milioni di debiti del club giallorosso più 130 milioni di aumento di capitale. In tutto fanno 955 milioni, la valutazione più alta della storia del calcio italiano, più di quanto Suning abbia speso per l’Inter, più del prezzo di vendita del Milan
Friedkin non ha intenzione di commettere l’errore che più di ogni altro i tifosi giallorossi hanno imputato al suo predecessore, lui ci sarà, sarà vicino alla squadra
La sua Roma ripartirà dalla dirigenza attuale, il Ceo Fienga, il ds Petrachi e così via, perché cambiare management in corsa sarebbe folle. Ad affiancarli però ci sarà un rappresentante del nuovo proprietario, che a delegare è disposto fino a un certo punto: il figlio Ryan sta già studiando da “presidente”, o almeno da manager sportivo. Vivrà a Roma, sanando l’arcaico vizio che i tifosi rimproveravano a Pallotta: la distanza, fisica – manca da Roma da un anno e mezzo – ma non solo.