L’addio del tecnico ha sollevato un grande clamore mediatico e dissenso tra i tifosi tanto che anche il ministro dello Sport è sceso in campo per provare a risolvere la situazione
Dopo l’allontanamento da Teheran e la protesta dei tifosi scesi in piazza per lui, Andrea Stramaccioni ha parlato a Sky Sport.
“C’è grandissima amarezza per la fine di un percorso, di un lavoro affascinante e di un ‘avventura diversa nella mia carriera. L’Iran rappresenta il nuovo calcio, quello asiatico. Dispiace che in seguito a questa decisione ci siano state ripercussioni che poco hanno a che vedere con lo sport e hanno un risvolto politico”.
Sulla fine della sua esperienza all’Esteghlal:
“Purtroppo siamo stati costretti a terminare il contratto perché siamo professionisti di alto livello e se nella Fifa ci sono delle regole bisogna rispettarle. Nonostante le promesse il club non è riuscito ad adempierle e non può mantenere un rapporto con un allenatore professionista dal punto di vista legale, nonostante i tentativi da parte di tutti di superare il problema. Resta il dispiacere di lasciare una squadra in testa alla classifica”.
Per questo si è scatenata la rabbia dei tifosi?
“Sì, sicuramente era un primato che mancava da 6 anni, raggiunto dopo una partenza molto difficile a causa di difficoltà oggettive. Dopo 4 patite eravamo penultimi. In questo incide anche la situazione politica dell’Iran. Le sanzioni imposte non permettono al paese di esprimersi al 100%”.
C’è grande amarezza che sia finita così ma è positivo, per lei, a livello di bagaglio di esperienza, quindi?
“Assolutamente. Poi questa tifoseria è incredibile. Abbiamo avuto la possibilità di giocare in stadi con 10mila persone, abbiamo avuto la fortuna di fare la Champions League asiatica. L’Asia rappresenta il nuovo calcio e anche per un allenatore italiano è un grande onore. Come per me è un grande onore aver allenato questa squadra con una tifoseria così grande che mi sta tributando questo riconoscimento di cui sono molto orgoglioso”.
A proposito di Champions League, come vede l’Inter impegnata con il Barcellona e prima in classifica in campionato?
“Con grandissima felicità. Anche perché nel resto del mondo il mio nome viene associato all’Inter, è una squadra che porto nel core. Dà grande gioia vederla davanti a tutti. La partita con il Barcellona è importantissima. So che San Siro dà una marcia in più e anche davanti al Barcellona a San Siro l’Inter può tutto”
Ha già avuto delle offerte in Italia?
“No, volevo chiarire proprio questo. Qualche maligno ha detto che dietro il mio abbandono c’era la volontà di accettare qualche offerta ma non ne ho nessuna. Se le questioni legali si risanassero tornerei domani per continuare il lavoro che ho fatto con i ragazzi e per i nostri tifosi”
Le autorità iraniane intanto fanno sapere di essere al lavoro per trovare una soluzione ai problemi che hanno portato Andrea Stramaccioni a lasciare stamane il Paese per la Turchia. Lo ha annunciato un portavoce del ministero dello Sport di Teheran all’agenzia di stampa ‘Ilna’.
“Al momento la cosa più importante è mantenere i tifosi tranquilli e riportare indietro Stramaccioni”