Intervista a La Stampa: «Le critiche provengono da un esiguo numero di persone, poi mi sono stancato di seguirle». La canzone, tra l’altro, non c’è nel film

Intervista di Checco Zalone a La Stampa, a firma Fulvia Caprara che scrive
Pronto per invadere (con Medusa) oltre 1250 sale, preceduto dalle polemiche legate al video della canzone Immigrato (di cui nel film non si vede nemmeno un’immagine), Tolo Tolo si apre nella natia Puglia e poi viaggia fino in Africa, descrivendo l’odissea al rovescio dell’incorreggibile Checco.
Il trailer con la canzone «Immigrato» ha scatenato il putiferio, se lo aspettava?
«Mi aspettavo di destare qualche polemica, ma non pensavo di finire sulle prime pagine dei giornali. Le critiche provengono
da un esiguo numero di persone, dopo 3 giorni mi sono stancato di seguirle, però il battage pubblicitario mi ha divertito.
È inutile fare gli ipocriti, le sale bisogna riempirle »
Salvini ha dichiarato che la vorrebbe senatore a vita. Che ne dice?
«Salvini è espressione della gente, forse saranno le persone a sentirsi chiamate in causa vedendo il film».
«Sessismo e maschilismo non mi appartengono, potete stroncare il film come volete, ma non ho mai spogliato la protagonista
Idjaba, non si vede niente, né una tetta né un fondoschiena.
La gente coglierà l’ironia?
«Rispondo citando “La storia” di De Gregori: “La gente sa benissimo cosa fare, quelli che hanno letto milioni di libri e
quelli che non sanno nemmeno parlare”».