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Antonio Conte è un gigante. Ha una squadra normale, più L2, ed è in testa alla classifica

Il primo posto alla pari con la Juventus (che è almeno tre volte più forte) è un miracolo (ovviamente miracolo del lavoro)

Antonio Conte è un gigante. Ha una squadra normale, più L2, ed è in testa alla classifica
(foto Hermann)

Bisogna riconoscere che Antonio Conte è il miglior allenatore del campionato italiano. Per distacco, a parere di chi scrive. L’Inter ha vinto 3-1 a Napoli. Ma non è questo il punto. Basta leggere la formazione che è scesa in campo questa sera al San Paolo. Una squadra assolutamente normale. Priva di fuoriclasse fino all’area di rigore avversaria. Cui si può accapigliare sul valore dei singoli calciatori, ma diciamo che nessuno può essere considerato un pezzo pregiato. Lo stesso Skriniar è un ottimo calciatore ma non è o non è ancora un campione.

Poi, là davanti, ha due assatanati. Lautaro e Lukako – la L2 – compongono una coppia eccezionale. Vederli in campo è uno spettacolo. Scattano, si cercano, incrociano, lottano, non si risparmiano. E poi sanno segnare. Il primo gol di Lukaku, sia pur favorito dallo scivolone di Di Lorenzo, è una incredibile dimostrazione di forza. Lukaku parte come farebbe un giocatore di football americano, in più sa calciare in modo potente e colpire il palo interno. Perché è vero che Di Lorenzo è scivolato, ma quanti altri attaccanti sarebbero andati in porta?

Lautaro non ha avuto grandi occasioni. Alla prima chance, però, su gentiel assist di Manolas, non ci ha pensato due volte e l’ha messa dentro. Con quei due i difensori non sono mai tranquilli.

Però essere in testa alla classifica con una squadra tutto sommato normale più due fenomeni – ma c’era chi considerava Lukaku un brocco -, è un’impresa eccezionale, per dirla alla Lucio Dalla. Bisogna fare i complimenti a quest’allenatore che talvolta – possiamo dire anche spesso – piange troppo però la sua analisi sulla forza dell’Inter è realistica. È un miracolo – del lavoro, sia chiaro – il primo posto in classifica in condominio con una squadra almeno tre volte più forte. Sulla carta tra le due formazioni ci sono trenta punti di differenza. Essere pari dopo 18 partite è tutto merito di Antonio Conte.

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