Su Repubblica scrive che il possesso palla aveva ammazzato il contropiede, andare in porta dritti e veloci una vergogna
Su Repubblica Fabrizio Bocca scrive della riscoperta del centravanti nel campionato di Serie A.
“Oggi in Italia scopriamo che farne molti, di gol, è la strada migliore e più veloce per essere felici, divertirsi, soddisfare le ambizioni , scornare l’avversario, affermarsi come goleador, scalare classifiche, fare danze, diventare video star, litigare in tv, avere aumenti dell’ingaggio. In una parola, vincere. Il teorema è che essere Ronaldo è meglio di essere Piatek. Da lì viene tutto di conseguenza”.
Così, mentre la Juve vola grazie ai gol che ha ripreso a fare Ronaldo, al Milan prendono Ibra e magari svendono Piatek alla Roma, che fa pochi gol e “mastica amaro” perché la Lazio ne fa tanti con Immobile.
Scrive Bocca:
“Finalmente ci riprendiamo quello che è nostro. Il possesso palla aveva ammazzato il contropiede, andare in porta dritti e veloci una vergogna”.
E richiama anche il battibecco di lunedì sera, tra Conte e Capello quando Conte si è arrabbiato perché
“gioca all’italiana e di contropiede, ma non vuol sentirselo dire”.
Scrive Bocca:
“Improvvisamente riscopriamo il centravanti, dopo anni di usurpazione del “Falso Nueve” e guardiolismo scopiazzato. “Buttarla dentro”, “Centravanti ignoranti”, “Sfondatori di rete”, “Rapinatori d’area” decenni di epici luoghi comuni buttati via. Hubner, Chinaglia, Vieri, Graziani: preistoria del pallone”.
E conclude:
“Tra fare gol alla Ronaldo e fare gol alla Lukaku, meglio farlo all’italiana, con Immobile e Belotti che pare non possano giocare insieme in Nazionale e dunque agli Europei ci riproporranno pure la “staffetta”. Intanto su 15 campionati da quando è tornata la Serie A a 20 squadre, 14 sono stati vinti da chi aveva la miglior difesa. Allegri lo ripeteva sempre e la Juve lo ha fatto fuori. Non stiamo inventando nulla: avere un bel centravanti è meglio che fare senza”.