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Carotenuto: «L’ultima tendenza è l’allenatore identitario, come Setién al Barcellona»

Sul CorSport: «Non è stata la sconfitta in Supercoppa a far perdere il posto a Valverde, ma la sua estraneità a una storia e la sua incapacità a interpretarla»

Carotenuto: «L’ultima tendenza è l’allenatore identitario, come Setién al Barcellona»

L’allenatore identitario. È l’ultima tendenza del calcio. Lo scrive oggi Angelo Carotenuto sul Corriere dello Sport.

Che cosa cercava il Barcellona nel nuovo allenatore è adesso chiaro. Non un palmarès. Altrimenti avrebbe scelto Allegri. Se si è affidato a Quique Setién, 61 anni, nella sua vita un solo campionato vinto in serie B, è per sentirsi più vicino al bel ricordo che ha di sé.

Valverde era primo in classifica col Barcellona e ha vinto gli ultimi due campionati.

Il Barcellona non voleva una macchina da guerra, voleva una macchina del tempo. Quique Setién è un dichiarato ammiratore di Cruyff. (…)

E ancora:

È l’ultima e più rumorosa manifestazione di questa nuova tendenza a scegliersi una figura che riattivi dentro il proprio mondo le emozioni perdute. Un allenatore identitario. Non è stata la sconfitta in Supercoppa a far perdere il posto a Valverde. In una squadra come il Barcellona, a una sconfitta si rimedia presto con una vittoria più grande. È stato qualcosa di più irreparabile, la sua estraneità a una storia e la sua incapacità a interpretarla.

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