In conferenza: «Domani la partita più importante, senza fare calcoli. Ospina è leggermente più avanti, Meret ha ancora dei fastidi. La cattiveria è una componente importante dello sport»
Il live della conferenza stampa di Rino Gattuso alla vigilia di Napoli-Fiorentina di domani sera
«Si pensa partita dopo partita, non abbiamo fatti grandissimi numeri da quando sono io in casa. Domani giochiamo contro una squadra viva, la Fiorentina, tengono bene il campo, giocano da squadra, corrono tantissimo, è difficile, per noi, è molto importante, non pensiamo né alla Lazio né alla Juventus».
«Abbiamo lavorato poco sugli ultimi 30 metri, la priorità sono state difesa e centrocampo. La questione non è solo degli attaccanti, ma anche della posizione della squadra, a quanti metri sta, tenere la squadra avversaria nella propria metà campo».
«Demme e Lobotka hanno qualità di palleggi. Demme può fare vertice basso, Lobotka anche la mezz’ala. Si nota che sanno giocare, la qualità degli allenamenti è cresciuta, la palla comincia a scorrere come piace a me, in modo veloce. Nessuno ha il posto assicurato. Non mi piace buttare allo sbaraglio i miei giocatori»
«Analizzo i dati, abbiamo tanti giocatori che stanno giocando ogni tre giorni, cambiato metodologia di lavoro, capita che alcuni non ne hanno più, ci sta. 4-5 contro il Perugia non giocavano da un po’ di 90 minuti. Mi piace la squadra. Non so quanto tempo ci voglia, abbiamo fatto insieme 24 allenamenti, aspettiamo altri 16 allenamenti per vedere continuità a livello fisico e mentale».
«Mi mancano i giocatori importanti, non metto le mani avanti, il problema più grande in difesa, mancano Maksimovic e Koulibaly».
«Sia motivati sia belli. La cattiveria nello sport è una componente importante, non solo nel calcio. Ti può portare anche a fare sciocchezze, se si fanno falli tanto per farli si può rimanere uno in meno. Per me è non mollare, stare sul pezzo 90-95 minuti, aiutare sempre i compagni, annusare sempre il pericolo».
«Insigne è il capitano, come gli altri deve assumersi responsabilità. Sta giocando bene, deve dare continuità. Mi sono piaciute le parole di ieri di Milik. Tutti i giocatori stanno dando il massimo, qualcosa di nuovo e di meglio si sta intravedendo».
«Contro la Fiorentina, palleggia poco, ti attacca la profondità, non dobbiamo dare campo ai nostri avversari. Dobbiamo fare una grande partita non a livello qualitativo».
«Oggi arriva Maksimovic, l’altro giorno Mertens che a livello fisico ha fatto lavoro importante. Koulibaly, dobbiamo ascoltare quello che ci dice il giocatore».
«Demme. Non è un caso che per 3-4 anni è stato il capitano del Lipsia. Non è stato facile portarlo qua, c’è stata la sua volontà, sono stati bravi i nostri dirigenti. Tante partite le ha giocate a due, ha grande personalità, sa tenere il campo, ha i tempi giusti, cattiveria giusta».
«Pensiamo a domani, a Chiesa, a Iachini, a Cutrone, non ai punti che possiamo fare nel ritorno. Domani ci giochiamo tanto».
«Gaetano sa cosa penso. In questo momento doveva andarsi a creare un vissuto. Ha grandi doti tecniche e anche fisiche, deve andare a giocare, solo giocando può fare vedere quanto è bravo. Non è vero che non avevo stima in lui. Ho detto parole con grande correttezza e sempre guardandoci in faccia. Non facciamo paragoni con Castrovilli, bisogna avere un vissuto».
«Lavoriamo su entrambe le catene, non solo su quella di sinistra. Ghoulam ancora non sta benissimo, non riesce a dare continuità ai suoi lavori, sta soffrendo. Hysaj ho sempre pensato che meglio di lui ce ne sono pochi se vogliamo giocare di reparto. Si è fatto trovare pronto, sta facendo buone partite, è agevolato, per 7 anni tra Empoli e Napoli ha sempre giocato difesa a 4 con quello che stiamo chiedendo noi».
«Lobotka, non siamo pazzi. Sappiamo che giocatore è, può fare vertice basso e può giocare anche da mezz’ala. Demme al massimo due tocchi, Lobotka è più alla Verratti, gli piace sterzare, saltare l’uomo. Stesso ruolo, ma in modo diversi».
«Fabian è un giocatore fortissimo, sta giocando bene, forse tocca il pallone una volta in più, riesce a fare cose che solo i grandi giocatori. Non è un giocatore che può fare pressione in 90 minuti. Riesce a far girare la squadra anche se non è quello il suo ruolo (vertice basso)».
«Al tiro dobbiamo arrivare col gioco. Il nostro problema è riempire l’area, non andare al tiro. Non è vero che costruiamo poco, le occasioni ce le abbiamo. Siamo la squadra in Europa che ha preso più pali. Voglio vedere meglio quando si riempi l’area con la mezz’ala e l’attaccante esterno».
«Quando dico pensante, dico che è facile correre senza il pallone. Se lavoriamo di catene, tutti devono fare il proprio, proteggere il terzino quando avanza. Col tempo diventerà una squadra pensante».
«Ho sempre detto che Meret è un patrimonio della società, i due vissuti di Ospina e Meret sono diversi. Sto andando alla ricerca del mio gioco, Ospina è un pizzichino più avanti. Dopo l’Inter Meret non sta avendo continuità negli allenamenti, a volte non può tuffarsi. Se vado alla ricerca del palleggio dal basso, Ospina è più avanti. Il portiere deve parare, non ho mai parlato di portiere volante o di libero. In questo momento Meret non è al 100%».
«Noi dobbiamo stare concentrati anche se giochiamo a tressette a perdere».
«L’obiettivo è domani. Da tanto tempo che diciamo bisogna vincerne una. Se guardiamo la classifica, divento bianco. L’obiettivo è domani. Dobbiamo far finta che se vinciamo domani, andiamo in Champions. Non sto facendo nessuna terapia psicologica, sto lavorando duramente, so che stanno facendo fatica, so che al 70esimo sono morti, non voglio far rompere i giocatori, so la fatica che stanno facendo, stanno cominciando a stare 4-5 ore al giorno dentro la struttura. Non vedo squadra menefreghista, che sta provando a uscire da questa situazione».
«Se non c’erano problemi, ero a un’altra parte. In Spagna o a Gallarate, so anche che giocatori sto allenando, la qualità di questi giocatori, dobbiamo mettere tutto insieme».
«Non parlo di contratti, né Mertens né Callejon mi hanno parlato di questa problematica».
«Se si va in champions o in Europa League sono discorsi diversi, se non si va in Europa. Sento dire di smantellamento. Una delle poche squadre che ha comprato, è il Napoli. Una società che sta smantellando, non compra un giocatore per giugno. Non stiamo a pettinare le bambole. Mi piace ancora guardare la serie B, la serie C. Si lavora».