Lo scrive il quotidiano ABC: “L’ultimo fu Neymar che non lo imparò. L’obbligo fu introdotto da La Porta, era diventato un ostacolo per i calciatori. Messi e Iniesta ebbero problemi”

Il Barcellona getta la spugna e cancella dai contratti dei suoi giocatori l’obbligo di imparare il catalano. Lo racconta oggi ABC, che spiega che la clausola era stata inserita dal club nella fase di Joan Laporta e perseguiva l’idea di integrazione nella cultura e nei costumi catalani. Una decisione che non ha incontrato il favore dei calciatori ed era diventato un ostacolo per alcuni contratti
Uno degli ultimi giocatori ad accettare l’obbligo di imparare il catalano fu Neymar che, a proposito, lo ignorò. Quando è stato presentato il contratto firmato dal brasiliano, una clausola molto specifica ha attirato l’attenzione. “Il giocatore deve fare il massimo sforzo per integrarsi nella società catalana, rispettando e imparando i suoi valori culturali, in particolare impegnandosi nell’apprendimento della lingua catalana, un veicolo fondamentale per la summenzionata integrazione”, era contenuto in uno dei paragrafi dell’accordo .
Il club assegnava insegnanti privati a ciascun nuovo acquisto per favorire l’apprendimento della lingua, ma eccetto rari casi, tutti hanno ignorato l’obbligo inserito nel contratto
Due icone di Barcellona come Iniesta e Leo Messi non hanno mai parlato in catalano in pubblico. Inizialmente si pensava anche all’opzione di multare i giocatori che non suscitavano interesse nell’apprendimento della lingua, ma l’idea fu respinta prima che si generasse uno scisma interno nello spogliatoio e che spaventasse i possibili giocatori interessati a firmare per Barcellona.
La misura, che non riguardava solo la prima squadra, ma tutte le categorie e tutte le sezioni dell’entità, è stata ritenuta inefficace dal Barcellona, infatti nessuno degli accordi firmati dallo scorso 2018 include l’obbligo imposto da Laporta.
Anche Leo Messi fu protagonista di una brutta esperienza con il catalano
La rigida politica linguistica della Generalitat (tutte le materie sono insegnate in catalano tranne quella inglese e quella della lingua e letteratura spagnola) ha fatto sì che la famiglia argentina dovesse tornare a Rosario e separarsi da lui.
Questa cosa è stata denunciata più volte dalla stella argentina in alcune interviste
«Quando la mia sorellina andò a scuola, parlavano tutti in catalano, pianse e non le piacque. Quindi, mia mamma decise di tornare a Rosario con lei e i miei fratelli, Matías e Rodrigo, per continuare la scuola lì. Non si è adattata alla scuola o al catalano. Vivere con la famiglia in quel modo è molto difficile»
Sebbene oggi Messi dichiari di parlare in catalano con i figli, nel 2018 ha fatto inserire nel suo contratto una clausola che prevedeva la possibilità di lasciare il Barcellona se la Catalogna avesse raggiunto l’indipendenza.