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Lukaku “la pippa”, quando per Di Canio era un “panterone moscione”

E Bocca, che su Repubblica elogia i centravanti italiani, in estate scriveva: “Pesa quasi 100 kg, che sia valutato 80-85 milioni è ridicolo”

Lukaku “la pippa”, quando per Di Canio era un “panterone moscione”
(foto Hermann)

“Lukaku è una pippa”, dice Antonio Conte togliendosi un macigno dalla scarpa dopo la doppietta al Napoli del suo attaccante. E in studio, a Sky, sghignazzano tutti.

“Cioè ne ho sentite di tutti i colori… Lukaku è una pippa ed è meglio che si continui a dire che è una pippa”, ribadisce il tecnico dell’Inter e ancora tutti a ridere. Ma tra i “tutti i colori” quello più sgargiante, in questi mesi, è stato il commento di Paolo Di Canio, esperto di calcio inglese di Sky Sport che proprio nello stesso “salotto” che adesso accoglie la battuta di Conte aveva sentenziato: “Lukaku è un panterone moscione”. Argomentando così: “Mai detto che è un pippone che non può giocare a calcio. Ma in Inghilterra ha dimostrato di fare il forte con le deboli, ma con le grandi squadre non ha mai segnato. Ma per l’Inter è straordinariamente importante”.

E lo stesso Fabrizio Bocca, che oggi su Repubblica tesse l’elogio dei grandi centravanti della Serie A, il 5 agosto lo definiva un “centravantone da 1,92 e quasi 100 chili di peso”:

“Tanto affanno, tante energie e tanti soldi intorno a Romelu Lukaku – uno che nell’ultima stagione di Premier League ha segnato 12 gol – sono la dimostrazione più lampante che non sono i club e le loro strategie che comandano, ma semplicemente il calciomercato col suo intreccio di opportunità, interessi, soldi, misteri, alleanze, gelosie, trucchi”.

E ancora:

“Romelu Lukaku finisce così per essere una rara opportunità, per cui Inter e Juventus finiscono per litigarselo e trattarlo a una cifra sfacciata. Che Lukaku sia valutato 80-85 milioni è ridicolo”.

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