Addossare tutte le colpe all’ex allenatore era la strategia più conveniente per De Laurentiis e i giocatori difesi da Gattuso. Fin qui questa linea non ha sortito gli effetti sperati

Marzo Azzi su Repubblica oggi commenta lo scivolone del Napoli che si ritrova in undicesima posizione, ben 4 posizioni più in basso di dove l’aveva lasciata Ancelotti quando è stato esonerato. E proprio sulla decisione dell’esonero secondo Azzi il presidente avrebbe scelto per accontentare la piazza
il trend dei risultati continua a essere pessimo e il cambio in panchina voluto da Aurelio De Laurentiis non ha sortito per ora gli effetti sperati, anche se il presidente ha assecondato in tutti i modi la nostalgica voglia di restaurazione dei suoi giocatori e di una parte della tifoseria: senza nemmeno farsi sfiorare dal dubbio che potesse essere una richiesta pretestuosa.
Ma adesso con il ritorno al 4-3-3 e il mercato che si sta conducendo a gennaio, il Napoli è da solo con le sue responsabilità che ha fino ad oggi addossato tutte al suo ex allenatore
Era del resto la strategia più conveniente per De Laurentiis e i giocatori, assecondati nella loro linea difensiva da Gattuso. «La squadra aveva toccato il fondo, per questo dobbiamo lavorare tanto per risalire».
Serve una striscia di risultati positivi per far diventare credibile il nuovo corso