Il presidente del Torino: “Con Lecce e Atalanta è successo qualcosa di inspiegabile. Il mercato? Mazzarri mi aveva chiesto di non fare acquisti”

“Non so cosa sia successo, siamo implosi”. Cairo non si spiega ancora la crisi improvvisa del Torino, ma il presidente va avanti: via Mazzarri e squadra in mano a Longo.
“Mi son speso molto per Mazzarri, credevo molto in lui, lo stimavo e lo stimo tuttora come allenatore preparato e di capacità, ma adesso bisogna resettare velocemente con Longo perché con l’Atalanta e il Lecce è successo qualcosa di non spiegabile. Dopo questa settimana orribile è importante vivere partita per partita. Diamo modo a Longo di poter lavorare nel modo migliore possibile, alla fine faremo i conti”.
Intanto i conti non dicono nulla di buono: 15 gol subiti nelle ultime tre partite, 18 nelle ultime quattro…
“Dopo il record di 62 punti della scorsa stagione, questa è stata altalenante. A metà campionato avevamo gli stessi punti dello scorso anno, ma le sconfitte erano già 8, troppe, una in più di tutto lo scorso campionato: un’immagine non positiva. Solo 25 giorni fa la squadra aveva fatto una grande prestazione a Roma, seguita dal passaggio del turno in Coppa Italia e dalla vittoria sofferta con il Bologna. Poi c’è stata un’implosione: la sconfitta a Sassuolo, le bruttissime partite con Atalanta e Lecce, con in mezzo la partita San Siro. Difficile spiegare le motivazioni del crollo, i giocatori sanno che sono partite che non possiamo fare, non sono certamente felici”.
Cairo parla anche della contestazione e del mercato, attribuendo la scelta di non fare acquisti a Mazzarri: “Mazzarri mi ha chiesto di tenere un gruppo ristretto per far sentire tutti più coinvolti e io l’ho accontentato. Pensate davvero che il problema fosse prendere un giocatore e due?”.