Il presidente del Psg sarebbe indagato con l’ex segretario generale della FIFA Jerôme Valcke in relazione all’aggiudicazione di diritti di trasmissione per diversi mondiali di calcio e FIFA Confederations Cup
Come riporta pochi minuti fa Calcio e Finanza il Ministero pubblico della confederazione (MPC) ha promosso l’accusa contro l’ex segretario generale della FIFA Jerôme Valcke, contro il direttore del BeIN Media Group e Psg, Nasser Al-Khelaifi, in relazione all’aggiudicazione di diritti di trasmissione per diversi mondiali di calcio e FIFA Confederations Cup e contro un uomo d’affari nel campo di diritti sportivi.
Il MPC contesta a Valcke di essersi reso colpevole di corruzione passiva, di ripetuta amministrazione infedele qualificata e di falsità in atti. I fatti contestati non sono più considerati come truffa. L’accusa rimprovera Al-Khelaifi di istigazione all’amministrazione infedele qualificata commessa da Valcke.
Come riporta Calcio e Finanza la base di questo procedimento penale avviato a marzo 2017 e condotto in stretta collaborazione con l’Ufficio federale di polizia fedpol era anche una querela della FIFA pervenuta a dicembre 2016 per corruzione privata contro tutti gli imputati.
Dopo l’interrogatorio finale svolto dal MPC a dicembre 2019, e dopo aver annunciato per iscritto alle parti anche l’imminente chiusura mediante la promozione dell’accusa, a fine gennaio 2020 la FIFA ha comunicato per iscritto al MPC di aver raggiunto con Al-Khelaifi un «accordo amichevole» («accord amiable») non meglio definito e successivamente di ritirare la sua querela contro Al-Khelaifi e in parte anche contro Valcke.
Il ritiro parziale non riguarda i rimproveri di corruzione attiva e passiva che vengono ora contestati