E mancava Fabian Ruiz (66 milioni) che è rimasto a casa. Dopo il mercato il Napoli di Gattuso ha praticamente due squadre fortemente competitive
La terza vittoria consecutiva, un carattere ritrovato, l’Europa League che dista soltanto due punti. Sono solo alcune delle tante buone notizie che hanno accompagnato il Napoli nel ritorno dalla trasferta di Genova, dove ha sconfitto la Sampdoria non senza difficoltà. Comprensibili, ovviamente, soprattutto se si considerano i calciatori assenti, e che sono stati fondamentali nei successi azzurri degli ultimi anni. Koulibaly ed Allan su tutti, con Mertens subentrato a gara in corso. Circa venticinque minuti per il belga, che gli sono bastati per lasciare il suo 119° timbro con questa maglia. E poi i nuovi arrivi Demme (a segno anche lui dalla panchina) e Politano, a cui si aggiunge Lozano. Insomma, aver dovuto fare a meno di tanti calciatori importanti valorizza ulteriormente il lavoro tecnico e tattico che sta compiendo Gennaro Gattuso. La crescita è evidente di partita in partita e la ritrovata consapevolezza diventa sempre più ferma nella testa del Napoli, che sa tenere il campo e far fronte alle avversità di una sfida.
L’occhio, guardando il tabellino, cade però sempre lì sulla panchina. Perché le qualità della squadra sono indiscutibili e a pieno regime magari qualche risultato sarebbe stato più favorevole, e così anche la classifica. Stando alle valutazioni elaborate dal sito specializzato Transfermarkt il valore delle riserve del Napoli nella sfida con la Sampdoria ammontava 266,5 milioni di euro per effetto delle seguenti stime individuali (cifre in milioni): Ospina 3,5, Karnezis 1, Luperto 5, Maksimovic 17, Koulibaly 75, Demme 17, Allan 50, Llorente 5, Lozano 40, Mertens 25, Politano 28. Tra questi andrebbe poi aggiunto il nome di Fabian Ruiz, che non è stato convocato per una sindrome influenzale e che viene valutato 60 milioni di euro.
Ipotetica formazione titolare: Meret; Di Lorenzo, Manolas, Koulibaly, Mario Rui; Allan, Demme, Zielinski; Callejon, Milik, Insigne.
Ipotetica formazione riserve: Ospina; Hysaj, Maksimovic, Luperto, Ghoulam; Elmas, Lobotka, Fabian Ruiz; Lozano, Mertens, Politano.
Una simile profondità e la qualità nelle seconde linee confermano e accrescono il potenziale del Napoli. Naturalmente, qualche criticità ancora non manca, come il problema dell’esterno sinistro di difesa: senza Ghoulam, infatti, Mario Rui è costretto agli straordinari. L’algerino non sembra da poter considerare nemmeno per il futuro visto lo scarso impiego degli ultimi tempi e forse un intervento anche in questo senso sarebbe stato consigliabile. Inoltre, potrebbero esserci diverse partenze importanti al termine dell’anno, anche soltanto per esigenze di bilancio vista la campagna acquisti molto impegnativa sostenuta dalla società a gennaio, con Rrahmani e Petagna che vestiranno l’azzurro dalla prossima stagione.
Una fase di transizione sarà inevitabile, visti i tanti cambiamenti. Un percorso che poteva avvenire in modo graduale si è verificato e si verificherà in un lasso molto più ristretto di tempo. Ma l’impressione è che si sia intrapresa la giusta direzione per riportare subito il Napoli nell’élite del calcio italiano. Una posizione che la squadra di Gattuso per il momento ha saputo legittimare anche con la prestazione mostrata sul campo della Sampdoria, dove con tanti titolari fuori ha saputo colpire e soffrire per tutti i novanta minuti.