Le inguardabili rimesse corte di Ospina, la quasi perfezione di Manolas centrale, Mertens che annienta Brozovic. Elmas stupisce con la sua personalità
OSPINA. Quelle rimesse corte coi piedi, inguardabili nonché pericolose, sono l’unico difetto di stasera, l’unico residuo della voglia di circo sarrita del gattusismo. Bisognerebbe fare un manifesto, un appello pubblico per il ritorno del giovane Meret. Per il resto il colombiano fa Ospinik a venti secondi dalla fine su D’Ambrosio – 6
Una domanda: ma se Gattuso lo preferisce a Meret per il fatto che gioca coi piedi e la fissazione che bisogna impostare dal basso, perché ogni volta che il nostro deve toccarla coi piedi sembra che per lui la palla scotti? Ogni volta che Ospina deve uscire dall’area con la palla tra i piedi, da qualche parte nel mondo un usignolo muore di una brutta morte. Ah, permettimi di ricordare anche l’inutile quanto irritante perdita di tempo per la quale viene ammonito e che ci potevamo tranquillamente risparmiare – 6
DI LORENZO. Nel Napule di coppa essenziale e vincente le spinte sulla fascia sono ridotte al minimo, ma Di Lorenzo ha il merito di seguire Fabian nell’azione che porta al vantaggio – 6
E’ molto attento alla consegna in difesa, non si propone mai in avanti, tranne una volta, se non sbaglio, proprio quella dello scambio con Fabian. E secondo me merita mezzo voto in più – 6,5
MANOLAS. Lautaro e il Mammone Nero non sono quasi mai pericolosi, e il merito è anche di San Kostas: l’ellenico guida la difesa senza svarioni. Sinora, in questa stagione sciagurata, si sta dimostrando il migliore centrale azzurro – 7
Un unico errore, quando prende giallo. Per il resto, più lo vedo in campo più me ne innamoro. Carica a testa bassa nella ferma volontà di rispettare la consegna. La consegna era di non lasciare andare Lukaku e Lautaro e lui li ha letteralmente disarmati – 8
MAKSIMOVIC. Comincia malissimo, non male, con un paio di cappellate rischiose. Poi ritorna in sé e svetta soprattutto con la cabeza. Epperò in fase di uscita il Corazziere Serbo stenta non poco. Merita comunque la sufficienza per la resistenza al citato Mammone Nero – 6
Schizofrenico per buona parte della gara, alterna esitazioni che potrebbero costare caro a interventi degni della sua stazza. Buono nei contrasti aerei – 6
MARIO RUI. Vedi alla voce Di Lorenzo: stasera la squadra contiene e solo talvolta riparte. Così Marittiello va in affanno più di una volta. Non che gli manchino grinta e cazzimma ma i suoi limiti difensivi sono noti ed evidenti – 5,5
Il peggiore, per come la vedo io. Ha sbagliato non so quanti appoggi e interventi. Clamoroso quando si mette a tirare Lukaku per la maglia in evidente difficoltà che arriva a rasentare il ridicolo. Ma tutto sommato non fa danni. Poco lucido – 5
FABIAN RUIZ. Finalmente l’Aquila Fabian spiega le ali: il suo gol è una sorta di arcobaleno notturno, disegnato col piede mancino. E lì in mezzo torna a comandare: con tutto il rispetto per Demme quando Fabian fa Ruiz è tutta un’altra cosa, cara Ilaria – 7
Quanto mi era mancato, Fabrizio! Ha giocato un partitone e io mi sono ricordata di cos’è Fabian. Uno che inventa e illumina il buio squarciando la notte, che zigzaga fino ad arrivare in prossimità dell’area e poi si gira in un modo che quasi sembra innaturale e la butta dentro, con quella rotazione di braccia e gambe quasi scomposta che ricompone l’ordine dell’universo. Non so se sia stato, per lui, un risveglio sporadico, ma benediciamo tutti i santi per averci illuminati, per una sola serata, di immenso – 8
DEMME. Tocca meno palloni del solito, in compenso sbaglia di più e soprattutto non riesce a sbloccare la fase di uscita. Gli va meglio da mediano puro, stroncando e arginando le geometrie avversarie – 6
Diversi errori, è vero, sembra fare fatica, ma in fase difensiva lavora bene. E’ un giocatore intelligente, che mantiene la calma. Per questo mi piace: ragiona – 6
ZIELINSKI. San Piotr è l’unico azzurro, forse, che in ogni partita potrebbe segnare. Anche stasera ha la sua occasione ma se la mangia, come già capitato domenica con il Lecce. Il polacco vive di strappi e coperture e si vede sempre – 6,5
E’ anche l’unico azzurro a sembrare in forma, Fabrizio, e a provarci di più. Ovvio che quando ci provi di più emerge anche più degli altri quante volte non ci riesci. Tutto sommato, però, meglio provarci che no – 6
ALLAN dall’82’. Bello ritrovarlo, Ilaria: quasi un quarto d’ora di sostanza alla vecchia maniera – 6
Doveva fare blocco al centro, lo ha fatto bene – 6
CALLEJON. In un Napule del genere lui trova sempre qualcosa da fare, che si difenda o si attacchi. Davanti potrebbe incidere di più ma va bene così – 6
Si inserisce spesso a destra, corre, tiene alta la pressione. Una buona prova, anche se sappiamo che Josè Maria è molto di più – 6
POLITANO dal 78’. Bravo a difendere, chi l’avrebbe detto – 6
Vero, e mi piace ancora di più – sv
MERTENS. Prima assoluta da titolare con Ringhio e già questa è una notizia. All’11’ un tiro che finisce alto. Indi sofferenza e sacrificio in questo Napule, ripeto Ilaria, essenziale e senza fronzoli sarriti – 6
Mi è piaciuta molto l’intuizione di Gattuso di piazzare Dries alle calcagna di Brozovic. Se questo era il suo compito principale, il belga ci è riuscito alla perfezione. Lo ha letteralmente annientato. Ovvio che gli è rimasto meno tempo per il resto – 6,5
MILIK dal 73’. Sostituisce Ciro nella sofferenza – 6
Aiuta a difendere il risultato nel momento in cui l’unica cosa che contava era quella – sv
ELMAS. In questo quattro cinque uno fa benissimo la sua parte di esterno offensivo. Bella l’incursione al 31’ nell’area interista. Da registrare però un paio di palle perse a centrocampo – 6,5
Grazie a lui la squadra riesce a salire più volte. Questo ragazzo, che sembra delicato e dolce, è in realtà dotato di una fisicità e una grinta che quasi sorprende. E di personalità, che è una cosa fondamentale – 7
GATTUSO. Continua l’altalena pazzotica di questo Napule disperante, capace di perdere in casa con il Lecce e vincere a Milano con l’Inter. La spiegazione però è semplice: quest’anno il Napule di coppe (Liverpool, Lazio e ora Inter) dimostra che Re Carlo aveva ragione, come notato da Max Gallo, cara Ilaria. Se si toglie dalla testa il rimpianto estetico di quello che “scrive sempre” (copy Crosetti su “Repubblica”) e ora sta a Torino, le cose cambiano in meglio. Gattuso meriterebbe sette ma mezzo voto in meno per Ospina in campo – 6,5
Ha cambiato modulo, finalmente, oserei dire. E forse, finalmente, ha fatto una telefonata ad Ancelotti. Se fosse così ne sarei proprio felice. Perché in entrambi i casi sarebbe una grande prova di intelligenza e umiltà, cosa di cui l’ho sempre ritenuto capace. Se abbandonasse il ringhio davanti ai microfoni, ogni tanto, sarebbe anche meglio, ma quello è un dettaglio. E, Fabrizio, per come ha letto la partita e come l’ha preparata io gli metto un 7 pienissimo – 7
ARBITRO CALVARESE. Non fa errori gravi e in questi tempi grami già è tanto – 6,5
E’ quello che dovrebbe fare ogni arbitro, anche in epoca di Var – 6