“La cena con Agnelli era programmata, le facciamo spesso. Veniamo da una brutta partita e ci sono ripercussioni esterne molto più grandi di quelle interne”
“Se non volevo essere sotto esame facevo domanda alle Poste”. E visto che Sarri al passato col posto fisso in banca ci ha rinunciato parecchi anni fa, ora affronta la prima vera bufera juventina da quando l’ha presa in mano lui con apparente tranquillità. Tra ritorni di Allegri, tifosi in rivolta, Guardiola sui tabloid e cene con Agnelli. A proposito di queste ultime, il tecnico toscano sminuisce:
“Questa cena si doveva fare dopo la Fiorentina, poi io ero a Coverciano, ho fatto tardi, il presidente aveva degli impegni e si è rimandato di una settimana. E’ una programmazione normale, il presidente lo vedo spesso e ogni tanto ci fermiamo a cena, lui dice che mi vuole far conoscere i migliori ristoranti di Torino e poi è chiaro che il presidente non parla mai di una singola partita o in singolo periodo ma della totalità, ma era qualcosa di già programmato”.
Domani Sarri affronta il Milan in Coppa Italia, mentre sui giornali la partita è contro l’ex Allegri e il forse Guardiola:
“Se non volevo essere sotto esame facevo domanda alle poste. Questo è un lavoro fatto così, soprattutto alla Juventus. Mi sembra tutto ampiamente nella normalità, è venuto fuori un risultato negativo e ci sono delle ripercussioni esterne. All’interno la valutazione è che siamo in linea con quello che ci siamo detti, siamo arrivati a febbraio in piena competizione in tutte le manifestazioni in cui siamo dentro. Siamo in questa semifinale in Coppa Italia,agli ottavi di Champions, in piena lotta per il campionato: se si parla in linea generale, siamo in linea con gli obiettivi iniziali. Poi veniamo da una brutta partita e ci sono ripercussioni esterne molto più grandi di quelle che ci sono all’interno della società”.
E’ un problema di testa?
“Questo è un problema che dipende dalle situazioni. In certe situazioni ci perdiamo un attimino. Questo è un qualcosa di cui stiamo parlando e stiamo cercando di risolvere, non è di facile risoluzione perché l’individuazione del problema è estremamente difficile e stiamo cercando di metterci un rimedio perché ci sta venendo fuori soprattutto quando andiamo in vantaggio. Sulla partita… il Milan mi sembra che siamo migliorato molto sia in termine di rendimento che in termine di risultati. Viene da un derby perso in modo discutibile, nel senso che ha giocato bene per lunghi tratti, quindi la gara sarà complicata, giocheremo in uno stadio pieno, e giocare contro la Juventus una semifinale di Coppa Italia è sempre stimolante per tutti. E’ una partita complicata, è evidente”.
Dopo Verona ha chiesto “aiuto” ai suoi leader:
“I leader li abbiamo, spero che in campo qualcuno ci metta una pezza. Loro lo stanno dando sempre il sostegno. Ho detto che questa squadra si allena bene, lascia sempre sensazioni positive, si allena con intensità, con applicazione. Quindi di fronte alla prestazione negativa rimani sorpreso perché non te l’aspettavi in base allenamento. Quando si parla di problemi mentali, si parla essenzialmente di questo ovvero che a volte non facciamo prestazione in relazione allo standard dei nostri allenamenti, che è elevatissimo e la disponibilità da parte loro a livello di partecipazione a tutto quello che facciamo in tutta la settimana è totale, ora dobbiamo risolvere questi problemi che ci stanno venendo fuori, perché la gestione nostra del vantaggio non è quella ottimale ma viene fuori dai numeri”.
A un esteta del calcio come Sarri, piacerebbe vedere Messi insieme a Ronaldo?
“Non mi piace parlare di giocatori di altre squadre, lui in questo momento gioca col Barcellona e non mi sembrerebbe giusto rispondere a questa domanda. Se fossi un dirigente del Barcellona direi: “Ma che cazzo vuole questo Sarri?”.