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Corriere: i presidenti litigano come Paperino e Anacleto Mitraglia per i confini del giardino a Paperopoli

Un intero Paese è in crisi e loro sembrano non accorgersi di cosa gli accade intorno. Adesso basta, altrimenti la gente comune non perdonerà più

Corriere: i presidenti litigano come Paperino e Anacleto Mitraglia per i confini del giardino a Paperopoli

Sul Corriere della Sera Roberto De Ponti commenta l’indecoroso spettacolo offerto dal mondo del calcio negli ultimi giorni.

Mentre un Paese intero è in difficoltà per l’emergenza Coronavirus, l’economia è in crisi, gli italiani sono trattati come untori dal resto del mondo, i presidenti di Serie A continuano a litigare. Come se non si accorgessero minimamente di ciò che accade attorno a loro.

“Il virus ha messo a nudo ancora una volta i mille difetti del nostro pallone, dispettucci da cortile, ripicche che nemmeno Paolino Paperino e Anacleto Mitraglia per i confini del giardino a Paperopoli”.

Ai presidenti sembra non interessare la salute dei tifosi, ma solo il proprio orticello.

“Abbiamo a cuore la salute dei tifosi? Ma quando mai: giochiamo a porte chiuse così ci prendiamo un vantaggio, anzi no, porte aperte ma senza i tifosi che vengono da fuori così il vantaggio ce lo prendiamo noi. Spostiamo la partita al lunedì almeno aggiriamo l’ordinanza di chiusura; ma quando mai, il calendario parlava di domenica e domenica giocheremo. La Coppa Italia? Se non possiamo scendere in campo col pubblico, allora tanto vale rimandarla… Ah sì? Se non giocano loro, allora non giochiamo neppure noi, non vorremo mica arrivare stanchi allo scontro diretto…”.

Il Paese è in ginocchio e loro continuano a discutere.

“Siamo in una situazione di emergenza, tutti, non lo è solo il calcio. E ora che il governo d’imperio ha deciso secondo logica, per cortesia adesso giocate e basta, e smettetela di litigare. O almeno provateci. Altrimenti la gente comune questa volta non ve lo perdonerà”.

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