Si cambia ancora. Gazidis chiama Rangnick in panchina. «L’Italia è un grande paese calcistico, ma si possono trovare grandi professionalità anche altrove»
Il Milan va avanti alla non invidiabile velocità di una rivoluzione tecnica all’anno. Boban e Maldini andranno via. Il prossimo tecnico sarò Ralf Rangnick ex tecnico del Lipsia, oggi dirigente del club. La Gazzetta fa il punto del caos nel pianeta rossonero.
L’avventura di Boban dirigente al Milan si chiude dopo un periodo brevissimo, seguirà la strascico di discussioni, transazioni legali, accordi economici. Poi, a meno di improbabili colpi di scena, comincerà un altro Milan. Un’altra volta. La rivoluzione in casa rossonera è ormai una rivoluzione permanente.
Dalla Germania arrivano le voci degli amici di Ralf Rangnick. Il manager della Red Bull si aspetta di diventare presto il
nuovo allenatore del Milan, così si racconta, mentre Stefano Pioli, che ha incassato la fiducia ufficiale della società, continua a lavorare a Milanello.
Il tedesco è la prima scelta dell’ad Gazidis.
Con Boban se ne andrebbe anche Paolo Maldini, che ha sempre agito in sintonia con Zvone. A catena, via anche il d.s. Ricky Massara, rimasto defilato nell’onda delle polemiche.
Resta salda la posizione di Hendrik Almstadt, il braccio destro di Ivan Gazidis. Laurea alla London School of Economics, master a Harvard. E’ passato dall’Aston Villa, poi nel gruppo dirigente del circuito professionistico del golf. Pare che sia lui il maggiore sponsor di Rangnick. Salda anche la posizione di Geoffrey Moncada, capo dello scouting rossonero e del settore video analisi. Sempre più stranieri «L’Italia è un grande paese calcistico, ma si possono trovare grandi professionalità anche altrove», aveva detto fra l’altro Gazidis in Gazzetta.