Sul CorSera le norme del Governo per sostenere l’economia nel momento di emergenza sanitaria. Aiuti alla Sanità, prestiti alle imprese, sospensione dei licenziamenti. Ad aprile nuovo decreto per rilanciare l’economia
È stata una domenica di rinvii e discussioni in teleconferenza per discutere il decreto del Governo in sostegno dell’economia italiana in un momento di emergenza. La discussione, racconta il Corriere della Sera, è stata rallentata dal nodo relativo ai poteri del commissario all’emergenza, Domenico Arcuri. Pare che la Protezione civile non abbia gradito che gli siano state delegate molte sue funzioni. Ad Arcuri spetteranno il potenziamento della capienza degli ospedali, la riconversione di stabilimenti per la produzione di beni per contrastare l’emergenza e altro ancora.
Il decreto stanzia 25 miliardi, di cui la metà a favore dei lavoratori. Per aprile il Governo ne preparerà un altro per rilanciare l’economia in recessione. Per coprirlo, chiederà all’Europa di sospendere il Patto di Stabilità.
Il quotidiano illustra le misure previste nel decreto.
Sanità
Pagamento maggiorato delle ore di straordinario per personale medico, sanitario e infermieristico, che riceverà anche un bonus babysitter fino a 1000 euro. Saranno potenziati gli uffici del ministero della Salute del Nord per aumentare i controlli sanitari su passeggeri e merci. Nuove assunzioni da giugno.
Cliniche private e alberghi per le cure
Stanziamento aggiuntivo di 1,1 miliardi al sistema sanitario e di 1,5 alla protezione civile. Le regioni e le province potranno individuare aree sanitarie temporanee. Per recuperare posti letto potranno essere requisiti alberghi o altre strutture e si potrà ricorrere a personale e apparecchiature del servizio sanitario privato. Le prestazioni saranno remunerate dalle regioni.
Mutuo per la prima casa
Sospensione, fino a 18 mesi, delle rate del mutuo sulla prima casa per lavoratori dipendenti che abbiano perso il lavoro o lo abbiano visto ridursi e per autonomi e professionisti che autocertifichino di aver subito un calo del fatturato di almeno il 33%. Non sarà necessario presentare l’Isee.
Versamenti e accertamenti
Le scadenze fiscali sono rinviate, a partire dal versamento Iva previsto per oggi. Lo slittamento va a fine aprile per chi ha un fatturato sotto i 2 milioni di euro, a fine maggio per chi è sopra questa soglia. L’attività di riscossione dell’Agenzia delle entrate è bloccata.
Partite Iva
A professionisti, collaboratori, autonomi, lavoratori stagionali e dello spettacolo sarà corrisposta un’indennità di 600 euro una tantum. Per i titolari di attività commerciale un credito d’imposta del 60% per l’affitto di marzo. Entro 30 giorni sarà definito un ‘reddito di ultima istanza’ per chi ha dovuto fermare o ridurre la propria attività ma che nel 2019 non abbia guadagnato più di 10mila euro. Bonus di 100 euro a chi, nonostante il rischio sanitario, ha lavorato in sede nel mese di marzo e ha un reddito fino a 40mila euro.
Congedi per genitori e bonus babysitter
I genitori con un figlio minore di 12 anni possono avere fino a 15 giorni di congedo straordinario pagati al 50%. Il congedo può essere chiesto da uno solo dei genitori alternativamente e solo se entrambi lavorano e non sono in smart working. In alternativa, voucher da 600 euro per pagare babysitter. Se i figli hanno tra i 12 e i 16 anni è possibile astenersi dal lavoro, a stipendio zero, ma con divieto di licenziamento.
Cassa integrazione e licenziamenti
10 miliardi per ammortizzatori sociali a favore di tutti i lavoratori, anche quelli con meno di 5 dipendenti, grazie alla cassa integrazione in deroga per massimo 9 settimane. Stessa durata per chi è coperto da cig ordinaria e straordinaria e dal Fondo di integrazione salariale. La cig in deroga vale ance per agricoltura, pesca e terzo settore, ma non per il lavoro domestico. I licenziamenti vengono bloccati per 2 mesi.
Fondi e agevolazioni da Invitalia
Invitalia (guidata dal commissario Domenico Arcuri) erogherà finanziamenti a fondo perduto e agevolazioni alle imprese che producono dispositivi di protezione e medicali. Tra queste quelle che producono mascherine chirurgiche. Previsti anche 400 milioni per il trasporto aereo.
Piccole e medie imprese
1 miliardo in più al Fondo di garanzia per le pmi. Aumenta la garanzia sulla moratoria di prestiti e mutui che le aziende hanno già in essere (da 1,35 a 1,73 miliardi). Per le aziende anche il credito di imposta per il 50% delle spese per interventi di sanificazione di ambienti e strumenti di lavoro (fino a un tetto di 20mila euro).