ilNapolista

Johnson cambia idea: “Ora azioni drastiche, restare a casa anche per lavoro (dove possibile)”

Cambio di rotta soft del Regno Unito: “Basta viaggi, evitare incontri sociali, chi ha sintomi vada in quarantena”. Ma le scuole non chiudono, “non ancora”

Johnson cambia idea: “Ora azioni drastiche, restare a casa anche per lavoro (dove possibile)”

Le “azioni drastiche” del governo inglese arrivano col fuso orario: il Regno Unito scopre la pandemia con qualche giorno di ritardo, giocando alla “scommessa” sociale rimangiandosela poco dopo davanti all’avanzata inarrestabile del coronavirus e della paura della popolazione. Il primo ministro inglese Boris Johnson va in conferenza stampa e annuncia il cambio di rotta per “affrontare la veloce crescita della curva di contagio”, dicendo che “se non si fa qualcosa i casi raddoppieranno ogni 5 o 6 giorni”.

Quindi “basta contatti sociali non necessari, stop ai viaggi. Evitare pub, discoteche, teatri e cinema”. Chiunque – dice Johnson  – abbia la tosse o la febbre deve restare in quarantena per 14 giorni. Recarsi in ospedale solo quando serve davvero.

In ogni caso la reazione del governo britannico resta soft, e anticlimatica rispetto alle critiche che gli piovono addosso dal mondo scientifico e non solo. “Le scuole potrebbero chiudere”, annuncia il dottor Patrick Vallance, il capo dei consulenti scientifici, “ma solo al momento opportuno”.

ilnapolista © riproduzione riservata