L’allenatore del Lecce a Sky: “Abbiamo fatto una lotta nel dire che il calcio è bello e vero. Un campionato così non lo avevamo da 7 anni. Prendere una decisione non lineare non è stata una scelta corretta e coerente”
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Il Lecce ha perso contro l’Atalanta per 7-2. Ai microfoni di Sky ha parlato l’allenatore del club pugliese, Fabio Liverani.
“Penso che il primo tempo sia stato giocato alla pari. Abbiamo recuperato due gol, e non era facile visto il nostro avversario. Poi abbiamo anche provato a giocare a calcio, ma i nostri avversari si sono imposti”.
Liverani è tornato a parlare anche del rinvio deciso dalla Lega delle partite previste per oggi a porte chiuse. Già ieri, in conferenza stampa, aveva espresso il suo disappunto, parlando di “lato oscuro del calcio”che riemergeva.
“Voglio essere chiaro. E lo dico con tutta la serenità possibile. Io credo che ci siano delle priorità in questo Paese: quella della salute è del Governo. Il Governo ha stabilito di giocare partite a porte chiuse. Secondo me i tempi e i modi non sono stati da calcio, ma non importa. La Lega però è garante di 20 squadre, non di solo 7-8 club. Avrebbe dovuto far slittare di una giornata e trovare un turno infrasettimanale”.
Resta il problema delle date. Grave, secondo Liverani.
“Da statuto, se la Lega stabilisce una data, quella difficilmente si può cambiare. Se i club non sono d’accordo sull’anticipare le partite del 13 maggio, allora bisognerà giocarle in quel mese. Quando ci saranno meno partite vere, non dico non regolari, ma chiaramente con meno tensione agonistica, soprattutto per chi ha magari raggiunto già i suoi obiettivi. A livello di statuto e legge, la Lega non può più nulla. Abbiamo fatto, e io mi ci metto pure in mezzo, una lotta nel dire che il calcio è bello e vero: un campionato così da 7 anni non lo avevamo. Andare a prendere una decisione non lineare per me non è stata una scelta corretta e coerente”.