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Mertens sì, Milik verso il no: come sarà l’attacco del Napoli?

Il prossimo rinnovo di Dries e la distanza tra il club e il polacco aprono scenari per il prossimo anno. Partirà Llorente, bisogna capire se ci sarà altro oltre a Petagna

Mertens sì, Milik verso il no: come sarà l’attacco del Napoli?

Il rinnovo apparentemente prossimo di Dries Mertens si inserisce in un sistema più complesso dove si delinea con qualche difficoltà la strategia del Napoli del futuro. Indiscusso il valore tecnico del giocatore e la bontà della scelta in senso assoluto: il belga non ha mai smesso di dimostrare l’affidabilità necessaria per ricevere la conferma del club d’appartenenza. Inoltre, la squadra potrebbe contare su un calciatore già pienamente inserito nel contesto tecnico e ambientale. Dunque un patrimonio a cui, stando così le cose, non varrebbe la pena rinunciare. Il discorso ha senso e valorizza la componente affettiva, importantissima sia per i tifosi che per Mertens stesso, che da settimane pregusta il momento in cui potrà sorpassare Marek Hamsik in cima alla classifica dei marcatori ogni epoca del Napoli.

Tuttavia, se contestualizzata, la scelta di legarsi ancora a lui condurrà ad alcune inevitabili variazioni nel progetto tecnico. Già il solo fatto di averlo portato a pochi mesi dalla scadenza del contratto, indica che la società non è mai stata certa nell’ultimo periodo di rinnovare l’accordo. Per questo, si era cautelata con una campagna acquisti invernale molto impegnativa, che ha interessato anche l’attacco. È arrivato Politano, naturale sostituto dell’altro probabile partente Callejon, e arriverà Petagna, che idealmente avrebbe dovuto prendere il posto di Llorente e probabilmente anche di Mertens. Intanto, quando si concluderà la stagione, gli azzurri potranno contare su ben quattro punte centrali. Decisamente troppe quale che sia l’allenatore, in una squadra che ha sempre avuto una certa difficoltà ad esprimersi con più di un attaccante di questo tipo.

Viene da sé l’incombenza degli esuberi. L’indiziato principale a lasciare il Napoli è Fernando Llorente. Professionista esemplare, lo spagnolo non trova collocazione nemmeno a partita in corso in una squadra che, almeno nell’ultimo periodo, vive principalmente di strappi e ripartenze. Le sue qualità sono così ridimensionate da una certa staticità che non lo rende funzionale al gioco proposto da Gennaro Gattuso ma che potrebbe vederlo ben inserito in un altro club, come ad esempio il Parma che già lo aveva cercato in precedenza. D’Aversa predilige un centravanti puro per caratteristiche e Llorente potrebbe senz’altro rivelarsi un’aggiunta preziosa per gli emiliani.

Così, se si dà per scontata la permanenza di Mertens dopo l’avvenuto ed eventuale rinnovo, restano Milik e Petagna. Per l’attaccante della Spal è stato compiuto un investimento importante da circa 18 milioni di euro più bonus, che per logica non dovrebbe aprire alla possibilità di una cessione in prestito a un club minore per consentirgli un impiego costante. Ed ecco che la partenza del polacco diventa la soluzione più verosimile e probabile, nonostante sia reduce da una stagione – la scorsa, 2018/19 – in cui aveva dimostrato di poter rendere se schierato con continuità e soprattutto senza problemi fisici. 17 reti in Serie A in 35 presenze, di cui otto partendo dalla panchina. Numeri importanti, che però probabilmente non sono mai bastati: l’attitudine di Milik non è mai stata travolgente, esaltante, tanto determinante, da meritarsi conferme ad oltranza come invece il Napoli sta per fare con Mertens. Anche così si potrebbe spiegare lo stallo nella trattativa per il rinnovo di contratto, che scadrà nel 2021. Nel campionato dei grandi attaccanti, il club con ogni probabilità proverà a vendere quello che sarebbe dovuto essere il suo. Arrivato per colmare almeno in parte il vuoto lasciato da Higuain, il tempo del polacco in maglia azzurra potrebbe rivelarsi già esaurito. Con l’augurio di non doversi perdere ancora una volta nelle pieghe di un grande rimpianto.

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