“Non erano mai atterrati tanti aerei e tanto personale russo in un paese della Nato”. La crisi sanitaria potrebbe cambiare la geopolitica
L’epidemia di Covid-19 cambia il quadro degli alleati dell’Italia, scrive Repubblica. Una volta c’erano gli americani, oggi, in aiuto al nostro Paese travolto dal virus, arrivano cinesi, russi e cubani.
Accanto al tricolore, in molti ospedali della Lombardia, sventola il rosso della bandiera cinese. Ma c’è anche il tricolore russo, con i medici e i respiratori inviati ieri da Putin a Roma.
“Nove massicci aerei cargo Ilyushin 76 da ieri notte hanno iniziato a scaricare tonnellate di materiale e decine di medici. Non erano mai atterrati tanti aerei e tanto personale russo in un paese della Nato. Da sempre”.
E poi i cubani, che il quotidiano definisce “i più simpatici”, arrivati ieri sera a Malpensa, con 37 medici e 15 infermieri che saranno di stanza a Crema, guidati dal dottor Carlos Pérez Días, direttore dell’ospedale “Joaquín Albarrin” dell’Avana.
“Nel profondo della crisi sanitaria italiana, accade dell’altro: si leggono i primi segnali di una accelerazione geo-politica nel Mediterraneo che vede gli Stati Uniti sempre più assenti e lontani. Chi si occuperà di capire quale mondo uscirà dal post-coronavirus avrà negli occhi le foto degli aerei militari russi, degli aiuti cinesi, dei medici cubani. E non troverà facilmente la foto dell’unico aereo americano che ieri è partito dalla base tedesca di Ramstein in Germania per atterrare in quella di Aviano, con un carico di aiuti medici arrivati in Italia in maniera quasi clandestina”.
Il ministro Di Maio giura che ricorderà chi ha aiutato oggi l’Italia.
«Avevamo aperto la Via della Seta, abbiamo confermato apertura e amicizia a molti paesi nel mondo, e adesso l’Italia riceve aiuto, pronta a restituire questo aiuto quando sarà necessario a chi ne avrà bisogno».
Il ministero degli Esteri, l’Aise, i servizi di sicurezza e la Guardia di Finanza sono impegnati a cercare respiratori e mascherine in tutto il mondo.
Scrive Repubblica:
“che siano rosse o a stelle a strisce, l’importante è che fermino il coronavirus. Presto vedremo se cambieranno i giochi della politica internazionale”.