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Torres, agente di Fabian Ruiz: “Sarà un mercato limitato”

A Calciomercato.it: “L’incertezza attuale ci porta a pensare che sarà un mercato di scambi e prestiti”

Torres, agente di Fabian Ruiz: “Sarà un mercato limitato”
(Hermann / KontroLab)

Ai microfoni di Calciomercato.it è intervenuto Alvaro Torres, il procuratore di Fabian Ruiz, per spiegare come può cambiare il fronte mercato:

Ovviamente, è tutto diverso. Il nostro quotidiano comprende viaggiare, visitare i giocatori, i club… Di norma, ad aprile stiamo già preparando tutto il mercato estivo scambiandoci informazioni e muovendoci sui campi. Ora, questo lavoro dobbiamo farlo da casa: grazie alla tecnologia non ci fermiamo, ma è tutto limitato rispetto alla nostra quotidianità”.

Per quanto riguarda la ripresa del calcio

Mi risulta difficile pensare che si possa tornare in campo prima che la situazione si sia normalizzata a livello sanitario. Bisogna essere responsabili: nella Liga si parla di un ‘miniritiro’ di due settimane, mi sembra pochissimo. Lo stop dei giocatori è più lungo e più inattivo rispetto a quello estivo, quando per ricominciare si ha a disposizione circa un mese e mezzo.  Inoltre, si ha l’intenzione di giocare subito ogni tre giorni: vedo un enorme rischio di infortuni e va valutato dove ci si curerebbe in tal caso, visto che non c’è un’assistenza sanitaria in condizioni normali. Le squadre viaggerebbero in aerei, treni, si sposterebbero di hotel in hotel. Se si contagiassero vari calciatori della stessa squadra, cosa faremmo? Non c’è ancora un piano per tornare alla vita normale per le persone e per le imprese, ma sembra che i calciatori non siano persone normali”. 

Quello che prevede Torres è che il prossimo sarà soprattutto un mercato di scambi, dati i problemi economici delle società

Se si riuscisse a terminare le competizioni, l’impatto economico sui club non sarebbe così devastante. L’incertezza attuale ci porta a pensare che sarà un mercato di scambi e prestiti: so che vari top-club spagnoli ne stanno già parlando con squadre straniere. Andranno equilibrati i bilanci con le perdite di quest’anno, ma insisto: terminando i campionati, le televisioni pagheranno e lo scenario non sarà così tragico”.

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