L’unica ragione che riporta il calcio in campo è la moneta. Siate coraggiosi, chiudetelo. Almeno fino a quando potrà ritornare ad essere della gente

In Germania è ripartita la giostra del pallone. Senza alcuna partecipazione emotiva, senza alcun coinvolgimento da parte di chi ha reso il calcio uno dei fenomeni sociali più importanti degli ultimi 100 anni, la gente.
L’unica ragione che riporta il calcio in campo è la moneta. Quella degli sponsor, delle TV, dei magnati arabi, dei contratti milionari da rispettare altrimenti si torna tutti con le pezze al culo.
A me piaceva il calcio con le pezze al culo, quello di Speggiorin, di Braglia, di Sergio Clerici, di Ferrario, di Agostino Di Bartolomei, del Verona di Bagnoli e del Foggia di Zeman. Mi piaceva il calcio capace di mettere al centro della propria esistenza i tifosi e la loro soddisfazione, quello di oggi si nutre di clienti distratti, semplici fruitori capaci di lasciare di tanto in tanto un attestato di stima sotto forma di qualche biglietto da 50.
Lo vedete Haaland mentre esulta dopo il gol? È solo, sembra un golfista più che un calciatore. Chiudetelo il calcio, almeno fino a quando potrà ritornare ad essere della gente. Siate coraggiosi, altrimenti sarete ricordati come i colpevoli della sua prossima estinzione…