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Alain de Botton: «l’ottimismo dell’andrà tutto bene non serve, è irrealistico»

Intervista allo scrittore svizzero alla Süddeutsche Zeitung. «La nostra è una società basata sul consumo. Consumiamo per essere apprezzati»

Alain de Botton: «l’ottimismo dell’andrà tutto bene non serve, è irrealistico»

Lo scrittore svizzero Alain de Botton ha rilasciato una lunga intervista alla Süddeutsche Zeitung. Tema, ovviamente, il coronavirus.

de Botton dice che

In una crisi come questa è inutile guardare con ottimismo al futuro. La soluzione è il pessimismo. Dobbiamo immaginare di dover affrontare una situazione in cui può accaderci qualcosa di realmente terribile. Così saremo preparati se dovesse accadere. Se qualcuno lo scorso anno ci avesse detto che avremmo vissuto la peggiore crisi economica degli ultimi 200 anni perché qualcuno ha mangiato qualcosa di infetto in Cina, gli avremmo mai creduto? Eppure Bill Gates ha predetto qualcosa di simile. L’atteggiamento da adottare è una sorta di felice pessimismo.

Questa crisi ci insegna che non esistono garanzie né certezze. Siamo una società basata sul consumo. Questo ha creato le basi per la nostra prosperità ma ha anche alimentato i nostri dubbi. Sempre più persone si chiedono: abbiamo bisogno di tutto questo? Ciò contribuisce alla felicità? Molte persone si stanno rendendo conto che non abbiamo bisogno di molte cose per la nostra esistenza. Gran parte del nostro consumo si basa sul fatto che vogliamo essere rispettati, vogliamo essere apprezzati, ammirati e riconosciuti dagli altri.

A proposito della frase “andrà tutto bene”.

Dire a qualcuno che non succederanno mai cose spiacevoli e che tutto andrà bene, può funzionare brevi periodi. Ma la verità è che il mondo non va così, specialmente durante una pandemia in cui le persone muoiono e avvertono le conseguenze di una grave crisi economica. L’unico modo per raggiungere la tranquillità è considerare gli scenari peggiori. Bisogna interiorizzare che non esiste una sicurezza al cento per cento. Il filosofo francese Montaigne disse che i dubbi sono un buon cuscino per una testa equilibrata. Questo è ciò che dovremmo fare: dormire su un cuscino di dubbi

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