In un duro editoriale la Faz critica la ripresa “autoconservativa e autoreferenziale”: “le solite banalità, a margine di stadi vuoti. Nemmeno il minuto di raccoglimento. Un’occasione persa”
Passata la sbornia da palla che rotola, dopo mesi di astinenza forzata, mentre all’estero continuano a usare la leva tedesca per tornare in campo il prima possibile, in Germania si interrogano sul senso di tutto ciò. “La Bundesliga gioca solo per se stessa, nel segno dell’autoconservazione e dell’autoreferenzialità”, scrive oggi la Faz in un editoriale.
Il punto è che il weekend appena terminato ha evidenziato lo scollamento del calcio dalla realtà, in maniera persino palese. Solo pochi giorni fa, immediatamente prima del cosiddetto riavvio – scrive la Faz – quasi due terzi dei tedeschi avevano votato a favore dell’annullamento della stagione in un sondaggio del Politbarometro ZDF. La percentuale di sostenitori del ritorno in campo era calata dal 32 al 27%.
La Bundesliga secondo i critici ha perso una grande occasione, sprecando le premesse. “Vogliamo trarne il meglio, e non solo per noi”, aveva detto l’amministratore delegato della DFL. Ma “non c’era niente da vedere, e niente da sentire. Quando i giocatori del Dortmund hanno fatto l’onda davanti agli spalti vuoti dopo la loro vittoria, solo lì si è sentito un po’ il legame con i tifosi assenti. Ma il passo successivo per avvicinare le persone al di fuori del calcio non è mai arrivato”.
“La Bundesliga ha avuto settimane per pensare al suo riavvio e al modo in cui vuole presentarsi. Tuttavia, non ha avuto l’idea ovvia di ricordare le decine di migliaia di morti in Europa, dato il privilegio di essere il primo dei campionati professionistici più importanti del mondo a riaprire. O per dare un segnale alle innumerevoli vittime economiche della crisi, coloro che devono lottare per la sopravvivenza economica, i dieci milioni di lavoratori tedeschi le cui domande di lavoro a breve termine sono in sospeso, mentre la palla può rotolare di nuovo negli stadi”.
“Tutto solo puro simbolismo? – si chiede la Faz – Ovviamente. Ma tutto ciò che riguarda il dibattito sul calcio nelle ultime settimane è stato simbolico. Ed è esattamente di questo che si tratta: simbolismo. Dimostrare di aver capito ciò che è importante”.
“Il numero di spettatori di questo fine settimana è stato impressionante, davanti alla tv. Sky ha stabilito un nuovo record, con otto milioni di spettatori, e complessivamente ce n’erano molti di più sulle varie piattaforme. Ma a nessuno è venuto in mente di chiedere ai giocatori come percepiscono l’ambivalenza del calcio rispetto alla società”.
Invece, ai margini di stadi vuoti, si parlava solo delle solite banalità, alcune oscenamente insignificanti per i molti che non riescono a capire il significato della vita nel calcio in questi giorni. Nella “nuova normalità” della Bundesliga c’è solo la “vecchia normalità”.