Su Repubblica. I saloni riaprono, tra difficoltà a reperire termoscanner e guanti e prezzi maggiorati dei camici monouso. Appuntamenti ogni mezz’ora, il tempo per sanificare. Mancano le vecchie abitudini conviviali

La cosa che mancava di più ai napoletani era il barbiere, per le donne il parrucchiere. Lo dimostra il boom di prenotazioni nei saloni, via telefono, social e WhatsApp. Ne parla Repubblica.
Per tutta la settimana e oltre, le agende di coiffeur e barbieri sono già piene di appuntamenti. Difficile trovare un posto libero.
I saloni si sono organizzati con gel sanificante per le mani, guanti e termometro per misurare la temperatura ai clienti prima di farli entrare.
Roberto Autieri, coiffeur di via Cimarosa, al Vomero, racconta che la precedenza è data ai vecchi clienti, quelli abituali.
«Ne possiamo ospitare quattro per volta. È bello ricominciare».
Riaprire non è stato facile, ammette.
«Ho speso circa 3 mila euro in detergenti, kimoni e mascherine».
I prezzi di diversi prodotti è aumentato, quello dei camici monouso è arrivato a 2 euro. Ma la maggior parte dei barbieri non ha aumentato i prezzi dei propri servizi. Qualcuno invece ha maggiorato di un euro soltanto.
Le mascherine sono reperibili in farmacia, ma il problema sono i guanti. E anche acquistare i termoscanner per la misurazione della temperatura ai clienti.
Luca D’Avanzo, titolare di un salone a Santa Lucia, dichiara:
«L’avevo ordinato on line, pagando 80 euro, ma non me l’hanno ancora consegnato. Comunque ho riaperto dopo due mesi. Siamo qui per combattere. Tutto full per i prossimi 15 giorni. Appuntamenti ogni mezz’ora, il tempo per sanificare».
Bello ricominciare, dicono tutti, anche se mancano le vecchie abitudini come prendere il caffè con i clienti, leggere i giornali, discutere di sport.
Lo store manager Mariano Liberti, che organizza il lavoro di 25 saloni, spiega:
«Anche con collegamenti video con le clienti per capire in anticipo di cosa hanno bisogno».