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Bellenger chiude il parco di Capodimonte (scontro con i sindacati). De Magistris: «Atto gravissimo»

I sindacati non vogliono la vigilanza privata. Il direttore del Parco a Repubblica: «Ce n’è bisogno. La maggioranza segue le regole ma c’è chi pensa che il coronavirus non esista»

Bellenger chiude il parco di Capodimonte (scontro con i sindacati). De Magistris: «Atto gravissimo»

Il mancato accordo con i sindacati sull’impiego della vigilanza privata all’interno del Parco di Capodimonte ha spinto ieri il direttore Bellenger a chiudere i cancelli. Lo scrive Repubblica Napoli.

“Stop visite, cancelli chiusi anche oggi”.

Una decisione che ha scatenato le polemiche.

Il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, ha definito la chiusura di Capodimonte

«un atto gravissimo, contro le disposizioni a tutela della salute che auspicano l’aumento degli spazi pubblici».

Un «danno sanitario e ambientale» che diventa ancora più drammatico, in tempi di coronavirus, visto che è chiuso anche il parco della Floridiana. E chiede a Bellenger «di riaprire immediatamente». Definisce la scelta di Bellenger una mancanza di coraggio.

Il problema è il personale. Bellenger ha più volte sottolineato che Capodimonte ha un terzo della sua manodopera e questo rende necessario integrare i lavoratori Mibact con altre 14 unità di vigilanza privata. Fino al 2017 funzionava così. Ma i sindacati non vogliono. Sostengono che “all’interno del bosco deve esserci solo personale Mibact” ed in una nota congiunta dichiarano di “dissentire fortemente in merito alla scelta dell’amministrazione di chiudere il Real Bosco”.

Sostengono che Bellenger ha

“unilateralmente stabilito la chiusura del Parco senza valutare le innumerevoli proposte delle organizzazioni sindacali e Rsu fatte nella successiva riunione del 22”.

In settimana ci sarà un incontro in Prefettura. Intanto, al quotidiano, il direttore Bellenger rilascia un’intervista in cui risponde anche alle accuse del sindaco De Magistris.

«Il mio atto di coraggio è stato chiudere il parco, è la decisione più difficile della mia direzione. Il sindaco conosce bene le nostre difficoltà, perché lui ne ha altre per la Villa comunale. Capodimonte ha aiutato il Comune per la Villa e lo aiuteremo ancora: avviamo tra poco la pulizia del Giardino della Regina Olanda. E sono certo che de Magistris ci darà una mano per trovare una soluzione, c’è solidarietà tra le istituzioni. Stiamo lavorando per uscire dal tunnel…».

Bellenger assicura che in una settimana il parco sarà riaperto. E aggiunge di aver accolto la prima proposta dei sindacati, inserendo solo custodi all’interno di Capodimonte e alle porte vigilanza privata.

«Ma dopo pochi giorni ci siamo resi conto che non funzionava: la maggioranza del pubblico rispetta le regole, una minoranza lo fa se richiamata, e poi c’è chi pensa che il coronavirus non esiste e non vuole limitazioni. Di fronte a questa realtà abbiamo valutato servisse maggiore controllo all’interno e abbiamo proposto il piano con 30 persone, compresa la vigilanza privata. Il sindacato ha detto no a questo, e ha ipotizzato invece di limitare gli accessi e fare controlli con termoscanner alle porte, facendo entrare piccoli gruppi di volta in volta».

Una soluzione che non va bene, spiega, perché si sarebbero creati assembramenti alle porte.

«Posso avere mille persone ordinate che non danno problemi, ma dieci che non mantengono le distanze sono un potenziale rischio di contagio. Stiamo valutando l’uso del termoscanner, ma forse in pieno sole e all’aperto non funziona… Dal 2 giugno lo useremo per la pinacoteca, ovviamente. I sindacati sono entrati nel merito della sicurezza del sito che è responsabilità della direzione».

Bellenger chiarisce il problema della mancanza del personale, che va avanti da 15 anni aggravandosi sempre più.

«I custodi in servizio sono massimo 70, devono lavorare su tre turni, ci sono più di 120 sale museali, 134 ettari di bosco, tre porte di accesso al sito. (…) Il nostro organico è sotto del 70 per cento, l’età media del personale di sorveglianza è di 60 anni, non abbiamo direttore amministrativo, con l’aggiunta del bosco il lavoro è aumentato. (…) I sindacati hanno ragione sul tema delle assunzioni, che sono necessarie, ma in periodo di crisi le posizioni si irrigidiscono. Si è approfittato del coronavirus per criticare la vigilanza privata. Perché la nostra proposta si può applicare in Lombardia e non qui a Napoli?».

 

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