Dopo un pari con l’Inter e lo scudetto già vinto, Allegri si difendeva così dalle critiche sul gioco, litigava con Adani e lasciava la postazione. Ma aveva davvero torto?

Era il 27 aprile di un anno fa, quando Massimiliano Allegri – già campione d’Italia con la Juventus – pareggiava 1-1 con l’Inter. Negli studi di Sky Sport, Lele Adani gli aveva mosso alcune critiche sul gioco espresso. Un’osservazione che aveva infastidito il tecnico bianconero, che gli rispose così.
Giocare bene a calcio è molto semplice, ma tra giocare bene e vincere passa una roba che sembra sottile ma non lo è. Se vogliamo giocar bene, allora non c’è problema: metto i terzini che fanno le ali, solo centrocampisti di qualità… Però poi quando si arriva alla fine a che posto sei arrivato? Secondo, terzo, quarto… Quello è un problema allora.
La maggior parte di voi lo ha massacrato fino all’ultima partita, ma quanto aveva ragione con queste parole? #Allegri pic.twitter.com/AvBBNDOKBm
— Juventus Fans (@juventusfans) June 18, 2020
Poi i toni si accesero e Allegri abbandonò la postazione delle interviste. All’epoca fu duramente criticato da molti, anche tifosi della Juventus, che non condividevano il calcio espresso dai bianconeri. Risentire quelle parole oggi, dopo che i bianconeri hanno fallito la seconda finale su due in stagione con Maurizio Sarri in panchina, fa un certo effetto.