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Crosetti e il calcio senza pubblico: “È stata la prima partita di un mondo nuovo”

Su Repubblica. “È la gente il vero pezzo mancante dello sport, rito di corpi che si muovono, si incontrano, camminano, mangiano e cantano”

Crosetti e il calcio senza pubblico: “È stata la prima partita di un mondo nuovo”

Su Repubblica Maurizio Crosetti commenta la prima partita dopo il lockdown, Juve-Milan, nel silenzio surreale dello Stadium.

“Sembra la prima partita del mondo, forse perché è la prima di un mondo nuovo”.

Crosetti racconta il silenzio dello stadio torinese, le immagini che ci hanno restituito tutti i presenti con le mascherine, compresi i giardinieri “che pettinano l’erba prima che si cominci”. E l’omaggio ai sanitari che sono stati impegnati nella lotta al virus.

È tutto così diverso e mai visto, mai sentito. Come se i giocatori patissero uno sfasamento, una specie di ritardo nella memoria muscolare

Si è sentita molto la voce di Buffon che incitava i compagni a non mollare. Non si sentono invece le voci dei tifosi, i grandi assenti.

“Le voci di trecento persone sfarfallano e fanno il tifo anche per quelli che non ci sono ma ci saranno: è la gente il vero pezzo mancante dello sport, rito di corpi che si muovono, si incontrano, camminano, mangiano e cantano. Senza di loro si è soli. I giocatori guardano il vuoto e non vedono niente, o forse invece sì”.

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