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Dialogo tra Montalbano e Livia sul trekking

Livie eri scisa a Marinelle pi le vacantia ma mnitra Muntilbano faticave omnis juorna idda si ni iva in turre

Dialogo tra Montalbano e Livia sul trekking

Livie eri scisa a Marinelle pi le vacantia ma mnitra Muntilbano faticave omnis juorna idda si ni iva in turre per le strate pulveruse della Sicilie e turnatava stanche e sudate la sira.
Muntilbano stava appressa ad uni omicidia e non ci pinsai tanta pirchia poia la lura eri na cuppia largia…
Una sira turnata a Marinelle mintra già pregustavia gli arancina che gli aviva priperata la su criata attruvani a Livie stinnicata sul divana che si allimentava.
“ (Muntilbano, prioccupata) Livie, che ti successe?”.
Livie: “Niente Salvo mentre facevo il Sentiero dei dieci fortini mi sono storto una caviglia: ma ora con il ghiaccio passerà”.
Muntilbano (nfuscata): “Ma pirchia ti ni vaie tambasianna terra terra a pigliarte pulvera e sula?”.
L: “Ma quale ‘tambasianna’, Salvo: come sei antico… Ora c’è l’hiking, un’attività che dovresti praticare anche tu e sono convinto che la tua pancia se ne gioverebbe… “
M (ngiarmata): “Ma io non havi la panza… “.
L: “Ce l’hai, ce l’hai”.
M: “Ma in che cunsista sto Aikinga?”.
L: “Si dice Hiking Salvo: non è mica un supereroe giapponese della tua infanzia?”
M: “Commi si acclama, si acclama… “.
L: “Ebbene l’hiking è un modo per conoscere l’identità di un territorio camminando sui sentieri dove si svolgeva la vita secoli o anni prima… “.
M: “Mintula! E in così puca timpa facita omnes chesta cusa?”.
L: “Non raccolgo la tua ironia da bar… “.
M: “Ma famme accapiri: qualichi binificia ti apporta quest’Aikinga?”.
L: “Benefici nell’anima e nel corpo: ti mantieni in forma pensando e familiarizzando con i tuoi compagni di cammino”.
M: “Ma fussa na cusa riligiosa?”.
L: “In un senso più ampio: sacrale, direi”.
M: “Ma la facino macari l’Aspesi e chilla psichitra milanisa?”.
L: “Ma tu hai un odio particolare verso…. “.
M: “Non ci possa fari nihila: a mia chilla mi stavi sulla bucca della stumaca”.
L: “Comunque non è una cosa radical-chic… “.
M: “E che cusa è?”.
L: “E’ una pratica di quel turismo sostenibile che è il futuro della nostra Italia… “.
M: “Ma pirchia la ginta ci campa?”.
L: “Sì, ci sono ragazzi che fanno le guide escursionistiche e poi tutto un indotto… “.
M: “Chesta mi pari na cusa bona… “.
L: “Allura se ti ho convinto qualche volta vuoi venire con me?”.
M: “Pirchia no: appina mi esce nu puca de timpa”.
L: “Però devi attrezzarti con il giusto abbiagliamento e con le scarpe da trekking”.
M: “Va bine, poi ci pensamna: ura sbafamacia gliarancina di Adilina”.
L: “Ma Salvo cosa hai mangiato a pranzo?”.
M: “Havi mangiata na calamarata nda Enzu”.
L: “Ed ora alle 10 di sera ti sbafi gli arancini di Adelina che sono una bomba calorica?”.
M: “Ma pirchia che havia da mangiarme?”.
L: “Devi mangiare fibre e… “.
M: “E che sugno ste fibra?”.
L: “Devi sapere dosare il nutrimento: la mia nutrizionista… “.
M (nterrumpendula): “Ma pirchia tu havi na nutrizionista?”.
L: “Sì, perché mi ero accorta che il mio corpo aveva qualcosa che non andava e abbisognava… “.
M: “Ma fussi andivindata vigana?”.
L (mentre si alzava e se ne andava a letto): “Sei proprio una bestia: ed io che ti parlo anche… “.
Muntilbano arrimase come uno stocca: ma mintra si magnava gli arancina si rificia dalla surprisa.
E mintra sbafava pinsai: “Fimmine e parrina: sintici la missa, stuccaci li rina”.

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