Fisico e tecnica, dopo Haaland e Minamino sarà la prossima cessione importante del Salisburgo. In Italia Milan, Lazio e Juve lo seguono

Dopo Haaland e Minamino, era chiaro fin da subito che il prossimo giocatore del Salisburgo ad animare il mercato europeo sarebbe stato Dominik Szoboszlai. Sia per l’età, dal momento che ad ottobre compirà 20 anni, sia per le caratteristiche: un centrocampista esuberante nel fisico e nella tecnica, a cui piacciono le uscite palla al piede dalla propria area e le giocate ad effetto. La sua crescita è stata lineare e costante. Gli scout del club austriaco lo notano nel 2016 e lo girano in prestito ad una squadra di seconda divisione, il Liefering, dove mostra la sua propensione al gol arrivando in doppia cifra alla prima stagione. La seconda comincia con lo stesso ritmo e il Salisburgo decide di non aspettare giugno per riportarlo alla base e lo richiama a gennaio. Da quel momento è diventato uno dei cardini della squadra, una mezzala con tante responsabilità che però in campo sembra non avvertire.
Le attitudini realizzative hanno trovato l’ennesima conferma ieri, quando è stato protagonista della vittoria del Salisburgo in casa dello Sturm Graz, gara valida per il girone che assegna il titolo (in Austria alla fine della stagione regolare, le prime sei si sfidano in un gruppo per il titolo mentre le altre lottano per non retrocedere, ndr). L’ungherese ha segnato una tripletta tutta nel primo tempo, favorendo l’1-5 finale, e le prime due reti le ha siglate nel giro di due minuti, tra l’8’ e il 10’. Prima un calcio di punizione a fil di palo, poi conclude in diagonale dopo essersi inserito alla perfezione tra i difensori avversari; quindi, un rasoterra da fuori area.
Naturalmente, il livello del campionato austriaco gli dà modo di esprimersi con molta libertà, ma è riuscito comunque a lasciare il segno nelle competizioni europee. L’anno scorso in tre presenze in Europa League ha servito due assist, in questa stagione ha debuttato in Champions League andando anche a segno nelle cinque gare giocate. In entrambe le coppe ha affrontato il Napoli, sempre nelle partite di ritorno, e il suo agente ha più volte mostrato un certo apprezzamento per gli azzurri, inseriti tra i migliori club d’Europa.
L’Italia, secondo i messaggi lanciati a più riprese del procuratore, è una destinazione gradita e qui è già conosciuto: il Milan aveva un interesse concreto per lui, la Lazio lo vede come il possibile erede di Milinkovic-Savic per quel modo molto simile che hanno di interpretare il ruolo, Paratici invece aveva scritto il suo nome su un foglietto lasciato in un ristorante. Alle pretendenti, dunque, va aggiunto anche il Napoli, che con la dirigenza austriaca ha costruito un ottimo rapporto, anche se l’unica operazione a cui hanno lavorato – il trasferimento di Stefan Lainer nell’estate 2018 – non è andata a buon fine. L’intenzione di Cristiano Giuntoli sarebbe quella di provarci a mercato inoltrato, ma potrebbe essere già troppo tardi, specialmente se Ralf Rangnick, capo dell’area calcistica del gruppo Red Bull, dovesse entrare a far parte della dirigenza del Milan. “Il talento è dato da Dio. Ma senza determinazione e sacrificio non vale niente” recita il tatuaggio che ha sul braccio. E l’impressione è che ben presto possa raccogliere frutti ancora migliori.