Sul Corriere Torino. L’ambasciatore della Juventus è Szczesny che già un anno fa convinse al telefono Ramsey a trasferirsi a Torino

Sul Corriere Torino il corteggiamento di Milik da parte della Juventus. Il quotidiano si sofferma sulla strana coincidenza che vede Milik in alternanza con Gonzalo Higuain. Nel 2016 il Pipita lasciò il Napoli in direzione Juve e sulla panchina azzurra sedeva proprio l’attuale tecnico bianconero, Maurizio Sarri. Allora, proprio Milik fu chiamato a rimpiazzare l’argentino. E oggi la storia potrebbe ripetersi.
“La Juve pensa di liberarsi del Pipita un anno prima della scadenza del suo contratto e tra i nomi in pole per rimpiazzarlo c’è proprio quello dell’attaccante del Napoli, pure lui in scadenza a giugno 2021″.
Ma non è così semplice, scrive il quotidiano. Innanzitutto perché il Napoli chiede 40 milioni cash e ha detto no alle contropartite offerte finora dalla Juventus. E poi perché non è facile piazzare il Pipita a un prezzo decente.
“In tutto questo la Juve deve piazzare il Pipita, che però al momento piace solo in piazze che non possono garantire 18 milioni alla Juve e 7,5 a stagione per lui, vedi River Plate e DC United. Anche la trattativa per la sua cessione non sarà semplice ma la Juve ha estremo bisogno di un nuovo centravanti, che sappia segnare ma pure creare spazi per Cristiano Ronaldo e Paulo Dybala”.
Come possibili sostituti ci sono appunto Milik e Icardi ma anche il messicano Raul Jimenez.
“In attesa di novità da quei due fronti, continua il pressing della Juve sull’attaccante del Napoli che domani sera a Roma sfiderà il suo primo allenatore «italiano»”.
Con Sarri in panchina Milik ha segnato 14 gol in 40 partite in due stagioni. Il tecnico bianconero lo stima e Arek ritroverebbe in squadra, se passasse alla Juve, il connazionale Wojciech Szczesny.
Il portiere già un anno fa convinse al telefono Aaron Ramsey a trasferirsi a Torino.
“Il doppio ruolo di portiere-agente può tornare utile anche perla prossima finestra di mercato, che ufficialmente inizia a settembre ma che di fatto è più aperta che mai”.