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Sneijder: “La vodka era la mia migliore amica e ho perso la donna dei miei sogni”

L’ex Inter e Real Madrid ha confessato i problemi di alcolismo nella sua autobiografia: “Ero giovane, spendevo migliaia di euro per bere. Ho rovinato tutto”

Sneijder: “La vodka era la mia migliore amica e ho perso la donna dei miei sogni”

Alcol, donne, compagnie sbagliate: Wesley Sneijder ha raccontato il lato oscuro della vita ricca e di popolarità che ti regala la carriera da calciatore. Nella sua autobiografia ha descritto i problemi di alcolismo e le conseguenze negative che ha avuto.

Non avevo capito che trasferirsi al Real Madrid significasse anche vivere la vita notturna della città e ne sono stato risucchiato. Ero giovane, adoravo tutta quell’attenzione e le cose sono cominciate ad andare storte. Non facevo uso di droghe ma bevevo molto, facevo una vita spericolata eppure veniva tutto coperto. A volte ero completamente ubriaco, mi trascinavo per le strade, spendevo migliaia di euro in alcol. Ero debole.

Non mi rendevo conto che la mia migliore amica era la bottiglia di vodka e me l’hanno fatto capire anche gli altri. Van Nistelrooy e Robben mi dicevano di darmi una regolata. Non mi comportavo da professionista, fisicamente stavo precipitando. Quando mi sono ripulito ho detto tutto a Yolanthe, la mia seconda moglie, e ora soffro perché lei vive in America. Era la donna dei miei sogni e ho rovinato tutto.

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