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Sterling: «Lampard e Gerrard allenano perché sono bianchi, Campbell e Cole no perché neri»

L’attaccante del City alla Bbc: «Hanno avuto opportunità all’altezza della loro fama. In Premier un terzo dei giocatori è nero, ma ai vertici dei club sono tutti bianchi»

Raheem Sterling ha condannato duramente il razzismo parlando alla Bbc.

“L’unica malattia che stiamo combattendo in questo momento è il razzismo. Come per la pandemia, vogliamo trovare una soluzione. Ed è quello che stanno facendo tutti questi manifestanti, provano a trovare una soluzione e un modo di fermare le ingiustizie che vedono”.

L’attaccante del Manchester si è soffermato, in particolare, sul calcio.

“Non ci sono tante persone di colore con cui poter parlare. Il ct Southgate alla guida dell’Inghilterra è lo specchio della società. C’è un pregiudizio inconsapevole. Ci sono qualcosa come 500 giocatori nella Premier League e un terzo di loro sono neri e non abbiamo alcuna rappresentazione di noi nella gerarchia dei club, nessuna rappresentazione di noi nello staff tecnico. Fino a quando non cambierà questa cosa, fino a quando non ci saranno più allenatori di colore non potranno esserci progressi”.

Sterling mette a paragone quattro grandi ex calciatori: Lampard che allena il Chelsea, Gerrard ora al Rangers (entrambi bianchi) mentre Ashley Cole (nero) è partito dall’under 15 del Chelsea prima di lasciare e Sol Campbell (nero) ha allenato nelle serie minori.

«I due che non hanno avuto opportunità all’altezza della loro fama sono neri».

Sterling è stato più volte vittima di insulti razzisti. Ha detto che gli hanno reso la carriera più dura, ma ha anche aggiunto:

“Davanti a queste cose non penso al mio lavoro, penso a quello che è giusto. La gente è stanca ed è pronta per il cambiamento”.

 

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