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Juric il teorico della difesa aggressiva. L’allenatore che Gattuso ha scalzato dalla panchina del Napoli

Il suo Verona è la rivelazione del campionato. Segna poco, a volte gioca senza punte di ruolo, ma ha la quarta difesa del campionato

Juric il teorico della difesa aggressiva. L’allenatore che Gattuso ha scalzato dalla panchina del Napoli

Verona-Napoli non è certamente lo scontro diretto che si sarebbe immaginato a inizio stagione. Specialmente se si gioca per il sesto posto. Erano altre, infatti, le aspettative estive: i veneti avrebbero cercato di salvarsi da neopromossi, la squadra di Carlo Ancelotti avrebbe dovuto avanzare in Champions League e ridurre il gap con la Juventus che aveva vinto il campionato precedente troppo facilmente. Le cose sono andate in modo radicalmente opposto, il Napoli soltanto negli ultimi mesi ha ripreso quota e ha dato una svolta alla stagione con la vittoria della Coppa Italia. Ma ciò che sorprende maggiormente è senz’altro il Verona che, privo di individualità particolari, si è imposto come rivelazione del campionato, grazie principalmente alle idee di Ivan Juric che hanno sempre avuto successo in Serie B e molto meno in A. Ma non stavolta.

Fase di non possesso

Il primo aspetto da evidenziare è relativo ai pochissimi gol subiti. In totale sono 27, media quasi perfetta di uno a partita dopo 26 gare, nonché quarta difesa del campionato dopo Lazio (23), Juventus e Inter (24). Il Napoli, per intenderci, ne ha subiti 36. Questo perché l’atteggiamento attivo in fase di non possesso rende il Verona difficilmente attaccabile. I gialloblù infatti agiscono sempre in modo aggressivo per il recupero immediato del pallone o per interrompere l’azione avversaria in modo falloso (a volte troppo: sono già 6 i cartellini rossi), così da non permettere lo sviluppo della manovra. Il giocatore assegnato viene seguito dal marcatore anche per grandi porzioni di campo. I mezzi fisici dei tre difensori inoltre garantiscono efficacia nel gioco aereo e nella marcatura: Rrahmani ad esempio è stato per mesi il giocatore col maggior numero di contrasti vinti con la palla alta.

Fase di possesso

Riprendendo l’assetto del suo maestro Gasperini, il Verona di Juric nelle fasi iniziali della stagione si è schierato col 3-4-1-2. Tuttavia, l’allenatore ha ridotto progressivamente il numero di attaccanti di ruolo, passando a una punta o talvolta nessuna. Da un punto di vista offensivo, questo non ha comportato particolari differenze. L’allenatore pretende che l’area venga attaccata da quattro o cinque giocatori più il crossatore, quindi tutti hanno una determinata predisposizione. La soluzione preferita per creare pericoli è l’utilizzo delle fasce, dove spesso arriva a concludere anche l’esterno opposto proprio come accade nell’Atalanta. Non a caso, con il suggerimento per il primo gol di Di Carmine di ieri, Lazovic è diventato il miglior assistman da cross della Serie A (4), a pari merito con Ghiglione del Genoa, mentre Faraoni è già a quota 3 gol.

Verso Verona-Napoli

Spesso l’attacco del Verona è asettico. La squadra concretizza poco. I calciatori acquistati nel reparto offensivo, come Stepinski e Salcedo, non hanno soddisfatto le aspettative. Infatti Juric continua a puntare su Di Carmine che si sta riscoprendo l’uomo giusto per questa ripresa. Senza nemmeno lo squalificato Borini, con ogni probabilità martedì sera ripartirà da lui: un attaccante dalle svariate soluzioni offensive, dal tiro dalla distanza al colpo di testa, doti confermate dalla doppietta contro il Cagliari. Al Bentegodi si sfideranno probabilmente le migliori organizzazioni difensive della Serie A, poste agli antipodi: da un lato la pressione aggressiva di Juric, dall’altro la saggia attesa di Gattuso. E anche i due allenatori più accreditati per la prossima panchina. Prima che Gattuso togliesse ogni chance a Juric.

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