Male Di Lorenzo, Mario Rui preziosissimo. A Zielinski manca solo il gol. L’inspiegabile movimento di Callejon al 27′. Insigne è un capitano guerriero sadomaso
MERET. Il taccuino sul nostro pipelet prediletto, cara Ilaria, è quasi bianco. E’ annotata solamente quella zampata a vuoto di Di Lorenzo su Mkhitaryan che lo inganna sulla rete giallorossa – 6
La sua è stata tutto sommato una serata tranquilla. Buona l’impostazione dal basso e la presenza: il gol non è stato colpa sua e quando è servito si è fatto trovare pronto, come sul colpo di testa di Dzeko – 6
DI LORENZO. Nel primo tempo ha uno Spinazzola nel fianco che fa molto male. Nella ripresa riprende fiato e riesce financo a distendersi. E poi c’è il vano tentativo di bloccare l’armeno marcatore. A me non è piaciuto per niente, Ilaria – 5
Non è la prima volta, ultimamente, che annotiamo prestazioni incolori. Lento, sbadato, commette errori sciocchi. Soprattutto, avrebbe potuto impedire a Mkhitaryan di calciare – 5
MANOLAS. San Kostas l’Ellenico ritrova il campo dal primo minuto proprio contro la sua ex squadra e la prestazione è dignitosa. In più incoccia per fortuna un tiraccio periglioso di Pellegrini – 6
Chiude bene ma è un po’ lento nella manovra offensiva. Rientrava dopo un bel po’ di tempo, prestazione tutto sommato giusta – 6
MAKSIMOVIC dal 63’. C’è continuità tra l’Ellenico e il Corazziere Serbo, che spicca per una chiusura su Spinazzola, uno dei pochi della Roma a dannarsi – 6
Freddo e tosto, concentrato. Mi è piaciuto soprattutto l’approccio – 6,5
KOULIBALY. Stasera Kappa due è davvero una vetta insuperabile per tutti. E segnalo un meraviglioso uno-due al 69’, prima su Zaniolo indi su Dzeko – 6,5
Guadagna fiducia di partita in partita. Ottimo l’intervento su Kluivert. Sicuro quanto e quando serve – 6,5
MARIO RUI. Marittiello è un altro grande ex della partita e per l’occasione mostra un piede sinistro morbidissimo e preciso. Non c’è solo l’assistenza vincente per l’Ispanico ritrovato: il Lusitano fornisce due preziosi servizi per San Piotr e Sant’Arcadio. Non si ferma mai e al 78’ tocca a lui farsi respingere una conclusione da Pau Lopez – 7
Ha fatto come si suol dire carne di porco. Presente ovunque, la faccia concentrata e che non lascia scampo. Il dialogo con Insigne da incorniciare, come l’assist per Callejon. Un motorino che dà garanzie – 7
FABIAN RUIZ. L’Aquila Fabian fa il mattatore dal centro in su. Al 12’ è protagonista dell’azione più bella della partita: scambia con il connazionale Callejon tra scintille di intelligenza pura, indi fa sedere Smalling con una mossa degna di Ninì Tirabusciò e infine va al tiro. Ho appuntato altre mirabilie tra incursioni e aperture ma l’ora è tarda, Ilaria, e non mi dilungo – 7
Se solo Fabian avesse continuità e costanza, Fabrizio, staremmo a compilare pagine e pagine dei nostri taccuini. Per me resta un giocatore unico – 6,5
ELMAS dall’85. Bello rivedere il Macedone, pensavo che Veleno l’avesse dimenticato – senza voto
A me Elmas è incredibilmente simpatico – sv
DEMME. Il teutonico Diego torna alla normalità dopo i disastri in terra orobica. La sua utilità è basica, di grande necessità: ossia il doppio ruolo di diga per gli avversari e sponda per i compagni. E in difesa anche lui aiuta Di Lorenzo su Spinazzola – 6,5
Un po’ lento, ma la collaborazione in difesa è stata fondamentale, soprattutto per il “debole” Di Lorenzo. E’ sembrato un po’ legato dal giallo ricevuto – 6
LOBOTKA dal 69’. La sua presenza si sente: il centrocampo ha due piedi buoni in più, che si propongono e osano, senza pregiudicare l’equilibrio generale – 6,5
Una partita mista: qualche errore e qualche cosa bella – 6
ZIELINSKI. Il Napule produce molte occasioni da gol e la seconda è sua. Imbeccato alla perfezione da Marittiello, San Piotr l’aggancia benissimo e poi spiega il piattone respinto da Pau Paratutto Lopez. Per il resto cerca spesso il tiro da fuori area ma stasera non è cosa – 6,5
L’unica cosa che manca a Piotr sono i gol, per il resto, ha tecnica e intelligenza da vendere. E’ uno spettacolo – 7
CALLEJON. Onore all’Ispanico che con le sue celluline grigie alla Poirot ha dato lustro alla moderna epopea azzurra: ecco un altro gol, dopo quello con lo Spal, nel crepuscolo della sua avventura napoletana. Potrebbe essere doppietta: rimbalzata dalla traversa di Sant’Arcadio, la palla però gli schizza sulla cabeza alla velocità della luce. Solo una volta non l’ho capito, Ilaria: al 27’ entra come una folgore in area ma anziché convergere al centro si allarga e perde tutto con un pallone insipido e innocuo messo in mezzo – 7
Talvolta in ritardo, quel movimento al 27′ resta un enorme punto di domanda. Spreca troppo e a volte sembra avere paura degli avversari, probabilmente inizia ad accusare l’età – 6,5
LOZANO dal 69’. Sempre pronto a lanciarsi: là sulla destra però i compagni lo cercano poco. Così è il Messicano ad accentrarsi e con forza e sacrificio è lui a dare una pelota d’oro a Ciro il Rinnovato – 6,5
Va premiata la buona volontà. I compagni non lo cercano? Cambia posizione per andare loro incontro. Non è da tutti – 6
MILIK. Occupa l’area e non solo. Da vero centravanti ha due chance per segnare. Di testa al 32’ e stavolta è Santa Traversa ad aiutare Pau Lopez. Indi al 40’: cade, si rialza e tira. Per me Sant’Arcadio c’è eccome – 6,5
In realtà il contropiede della Roma in occasione del gol mi sembra ripartire proprio da un suo errore. Milik è bello, ma a volte è troppo complicato – 6
MERTENS dal 63’. Potrebbe fare il tre a uno, come detto a proposito del Messicano: Ciro il Rinnovato incrocia un affilato rasoterra ma il portiere giallorosso si allunga e devia – 6
Aiuta tanto. Peccato che Pau Lopez non aiuti lui – 6
INSIGNE. Il Capitano guerriero sadomaso, chi l’avrebbe mai detto. Ha rivelato in un’intervista che ama essere bacchettato dal trainer Veleno. Se allora, per lui, il dolore è piacere la superba prestazione di stasera deve essere figlia di bastonate orgasmiche, altro che bacchettate. Anche il tiroagggggirooo che decide la partita è diverso dal solito: una palla velenosamente liftata – 7
Mamma mia Fabrizio, e che partita che ci ha giocato Lorenzo. Ha continuamente imbeccato i compagni, difeso per tutta la partita, tirato fuori dal cilindro un gol di fronte al quale dovremmo calarci tutti il cappello. Per me nettamente il migliore in campo – 8
GATTUSO. A differenza della corbelleria di Bergamo, “abbiamo buttato la partita”, stasera dice una cosa saggia e fondamentale: per il futuro è questione di mentalità soprattutto. Due galantuomini come Rafa e Re Carlo l’avevano capito ma sopravvalutarono lo status da professionisti dei loro giocatori. Ora – dopo l’era fulgida dell’Estetica senza risultati, per cui gli scudetti si perdevano in albergo (ma l’altro giorno c’è stata la smentita di Ciro il Rinnovato) – andiamo incontro alla fase gattusiana, che spero non sia solo incanto fetish coi giocatori cagnolini al guinzaglio. Basterà l’esempio di Insigne, come dice lo stesso Veleno? – 7
Non lo so, ma il fatto che abbia trasformato il capitano, Fabrizio, lo considero già un piccolo miracolo – 7
ARBTRO ROCCHI. Una direzione lineare, senza grattacapi – 6