Dopo 800 milioni buttati in 6 anni di mercato, si ritrovano due gioiellini in casa. Puig potrebbe esordire in Champions contro il Napoli, intanto batte i record di Messi e Thiago Alcantara

Il 25 novembre del 2012 Riqui Puig aveva 13 anni, Ansu Fati solo 10. È una data che alla Masia tengono appuntata a futura memoria. Il giorno in cui il compianto Tito Vilanova tenne in campo per oltre un’ora un intero Barcellona fatto in casa. Undici su undici prodotti della famigerata cantera catalana. Quell’autarchia all’epoca passò per sospetta, fu processata con un po’ d’orgoglio ma il marchio Barcellona andava già altrove, s’allargava al mondo e aveva bisogno di spendere per affermarsi. Questione, anche, di immagine.
800 milioni di euro dopo, il Barcellona ha quasi completato il carpiato, bruciando più o meno nell’ordine Arda Turan, Aleix Vidal, Andre Gomes, Paco Alcacer, Samuel Umtiti, Lucas Digne, Jasper Cillessen, Denis Suarez, Neymar, Ousmane Dembele, Philippe Coutinho, Paulinho, Nelson Semedo, Yerry Mina, Gerard Deulofeu e Marlon. Per arrivare a noi: a Riqui Puig e Ansu Fati.
Uno non hai mai giocato in Champions ma ha appena fracassato un paio di record blaugrana, l’altro ha segnato all’Inter, lo scorso dicembre, il gol “più giovane” della storia della competizione: 17 anni e 40 giorni.
Il Napoli potrebbe ritrovarseli contro, almeno uno dei due, magari a fasi alterne. Ed entrare a far parte suo malgrado in una nuova era del Barcellona: quella della lucidità. Hanno capito – forse – che il mercato non è arte loro. I campioni se li devono crescere in casa. È una questione ciclica. Setién si trova a gestire un passaggio simile a quello che portò alla fine dell’era Rijkaard che vinse tantissimo grazie ai giovani promossi in prima squadra da Van Gaal (Víctor Valdés, Puyol e Xavi) per poi lanciarsi nell’acquisto forsennato di star internazionali come Ronaldinho, Eto’o, Henry, e Yayà Touré.
Per The Athletic l’ultima campagna acquisti in cui il Barcellona si è realmente rafforzato è stata quella del 2014: Rakitic, Suarez e Ter Stegen. C’è un buco di sei anni, riempito dal paradosso Messi. È un po’ colpa sua se oggi il Barcellona in crisi di Setién sta facendo marcia indietro con un ritardo spaventoso. È la “generazione ’87“, l’annata di Messi, Piqué e Fabregas, che ha sconvolto i parametri del club. Il peccato originale: perdersi per anni alla ricerca del “nuovo Messi”, mentre quello vero vinceva tutto. Investire capitali altrove, sperando che nel frattempo in casa nascessero altri eletti.
Bartolomeu è considerato il “colpevole”, ma è una linea che il presidente trova già a regime. Per dirne una: nel 2013, un anno prima della sua elezione, Thiago Alcántara, riconosciuto da tutti come l’erede di Xavi, viene venduto al Bayern Monaco per 25 milioni di euro. Per sostituirlo, il Barça ne spenderà 105 – di milioni – sperperandoli tra Arthur e Frankie De Jong.
Il 17 aprile 2018 è un’altra data che alla Masia non dimenticano: nel 2-2 sul campo del Celta Vigo, per la prima volta in oltre 16 anni, il Barcellona schiera una formazione titolare senza neanche un giocatore cresciuto nella Masia. Non ci sono nemmeno Busquets, Piqué e Messi, inizialmente a riposo per turnover.
Il ciclo: 2002, 2012, e 2020. Ecco dove si infila il Napoli.
Riqui Puig potrebbe esordire in Champions proprio l’8 agosto. Da titolare ha giocato in campionato solo 5 partite, ma – come scrive il Mundo Deportivo – è il primo giocatore oltre a Messi ad essere riuscito a entrare in tre gol nella stessa partita negli ultimi due anni. Il che dice due cose: quanto è monopolizzante Messi, e quanto è forte Puig.
Riqui ha anche superato un record che Thiago Alcántara aveva stabilito nel 2011. Da allora, nessun giocatore così giovane al Barca era riuscito a fare due assist di fila in una partita di campionato. Solo una traversa gli ha impedito di metterci anche un gol nello strepitoso ultimo tabellino della Liga 2019/20. Ma ora c’è la Champions. Le sue buone prestazioni, la perdita di Busquets e Vidal e la situazione di Arthur dicono che Riqui Puig partirà titolare contro il Napoli. Ansu Fati partirà presumibilmente dalla panchina, dipenderà anche dalle condizioni di Griezmann.
Il Barcellona sta chiudendo il cerchio, prima del prossimo ciclo. Il Napoli deve passare per uno spiraglio.