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Bebe Vio: «La percezione della disabilità sta cambiando grazie ai bambini»

In occasione dell’uscita del docufilm Rising Phoenix, la campionessa paraolimpica a Repubblica racconta dei suoi miti: Alex Zanardi e Oscar Pistorius

Bebe Vio: «La percezione della disabilità sta cambiando grazie ai bambini»

In vista dell’uscita su Netflix del docufilm Rising Phoenix, il primo grande racconto mai prodotto sulla storia dello sport paralimpico, Repubblica ha intervistato oggi Bebe Vio la campionessa di scherma

«Io ho un “padre”, il padre dello sport paralimpico in Italia, Alex Zanardi, e un “fratello”, Oscar Pistorius».

Il docufilm racconterà di tanti uomini e donne «senza braccia e gambe ma con dei cuori giganteschi», del loro impegno, della loro passione e anche delle loro vittorie.

Bebe spiega a Repubblica quanto la percezione sia fortunatamente cambiata rispetto agli atleti paraolimpici

«Questo film ha lo scopo di raccontare storie, perché attraverso quelle la gente si appassiona a uno sport. Il bello è però vedere quanto sia cambiata la percezione della disabilità, quanto per esempio oggi i bambini siano più avanti dei loro genitori anche nell’uso corretto delle parole. Qualche tempo fa mi stavo allenando all’Acqua Acetosa quando un bambino e sua madre sono passati non lontano da me. La madre ha detto “quella ragazza fa scherma per disabili”, “no mamma, si chiama scherma paralimpica”. Oltre a insegnare ai grandi a usare il computer e il cellulare, i bambini sono la testimonianza di come stia cambiando in meglio il mondo».

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