A Repubblica: «Se l’Inter gioca come nel secondo tempo dell’altra sera, contro il Siviglia sarà una partita bellissima. Comunque vada a finire, sono sicuro che l’Inter ha finalmente compiuto il salto di mentalità»
Su Repubblica un’intervista all’ex presidente dell’Inter, Massimo Moratti. I nerazzurri hanno vinto la semifinale di Europa League per 5-0 sullo Shakhtar e venerdì affronterà il Siviglia in finale.
«Se l’Inter gioca come nel secondo tempo dell’altra sera, contro il Siviglia sarà una partita bellissima. C’è una attesa che mi ricorda molto la sfida con il Bayern: anche allora c’erano molti più timori per l’esito della semifinale. Vincere in questo modo dà una carica pazzesca, sono partite che ti fanno fare un grande salto di mentalità».
Il merito della vittoria contro lo Shakhtar è di Conte, dice.
«Merito a Conte che l’ha ben preparata e non li ha fatti giocare».
E sul tecnico:
«Come tecnico non si può discutere, è proprio bravo, come si fa a sostenere il contrario? Dicono che è antipatico? Conte ha un suo carattere, ma gli allenatori non sono mai troppo simpatici. E per esperienza so che quello che conta per l’allenatore è il rapporto con il presidente».
Forse, a incidere sui risultati in Europa League, è stata anche l’eliminazione dalla Champions.
«Magari quell’eliminazione è servita per cambiare. Dopo queste vittorie, comunque vada a finire, sono sicuro che l’Inter ha finalmente compiuto quel salto di mentalità che sarà fondamentale per tornare ai vertici europei».